Napolitano avverte: “senza coesione l’Italia si perde”

Udine, 14 luglio. Il presidente della Repubblica Napolitano lancia un nuovo monito da Udine, dov’è in visita. Lo fa richiamando la Costituzione e la necessità di unità nazionale, perché “senza coesione il paese si perderebbe nel grande e tumultuoso fiume della globalizzazione. L’unità nazionale si può promuovere facendo conoscere la Costituzione e promuovendo le autonomie. Io sono profondamente impegnato nella difesa dei valori costituzionali. Ma piuttosto che usare l’espressione ‘difendere la Costituzione’ amo dire che è necessario far vivere e attuare la Costituzione, attuare anche il nuovo Titolo V che ha segnato la strada per uno sviluppo anche in senso federalistico del principio autonomistico che trovò già forma felice nella prima formulazione della Costituzione”. Il richiamo alla Costituzione verte sul tema delle autonomie degli enti locali, la quale “salda in uno stesso articolo l’inscindibilità della nazione italiana e la promozione delle autonomie”. Il presidente riafferma inoltre “l’importanza decisiva dei Comuni che sono le istituzioni più vicine ai cittadini e ai loro bisogni”, ed ha poi proseguito: “Si riveda ciò che è necessario rivedere, si garantisca il massimo di snellezza e semplificazione nell’articolazione del nostro Stato”.

Napolitano ha incontrato il sindaco della città friulana Furio Honsell, ed ha ricordato il terribile sisma del 1976 che colpì la Regione: ”Tuttora è vivissimo nella memoria di tutti gli italiani l’esempio che le popolazioni del Friuli hanno dato dopo il terremoto”. Un esempio per gli incredibili sforzi sostenuti, il grande senso civico e l’autonomia di governo dimostrate e che sono “ancora oggi capacità non diminuite”.

Il presidente ha poi parlato di istruzione, auspicando l’approvazione della riforma dell’ordinamento universitario in discussione al Senato, perché: “’Sono convinto che anche in un momento economico difficile come quello attuale bisogna credere fortemente nella priorità da riconoscere agli investimenti pubblici nella ricerca scientifica, sollecitando allo stesso tempo gli investimenti privati nello stesso settore”. E sempre in tema di economia, Napolitano è tornato a parlare del debito pubblico italiano, ribadendo che: ”Nessuna parte politica può sottrarsi alla responsabilità collettiva di alleggerire in modo decisivo e di consolidare il bilancio pubblico riducendo il debito che noi abbiamo accumulato e che è un pesante fardello sulle nostre spalle”.

Alessandra Maiorano