Roman Polanski: dopo estradizione negata dalla Svizzera parla la vittima Samantha

Roman Polanski

E finalmente, dopo l’arresto ed un lungo calvario durato dieci mesi, Roman Polanski riceve dalla Svizzera il regalo più gradito: la magistratura elvetica ha infatti rifiutato la procedura di estradizione, richiesta dagli USA, per riportare in patria il regista e sottoporlo ad un processo che lo vedeva coinvolto in una triste storia di stupro a danno di una minorenne, Samantha Geimer, che all’epoca del fatto aveva solo 13 anni, faccenda che costò poi al regista la condanna del tribunale americano. Il regista all’epoca del processo ammise la sua colpa, confessò di aver abusato sessualmente della ragazza dopo averle dato champagne e droghe. Sembra però che dopo la confessione si sarebbe accordato con il giudice per una pena pattuita nell’ordine di mesi di reclusione, ma, stando ai successivi sviluppi, il giudice avrebbe teso un sorta di trappola all’artista polacco che fuggì nel 1978, prima della sentenza, credendo che il giudice non avrebbe accettato l’accordo proposto. Le autorità svizzere, per l’appunto, avrebbero voluto leggere quel verbale: «Da tale verbale – spiega un comunicato delle autorità svizzere – dovrebbe risultare che il giudice allora competente, nell’udienza del 1977, aveva espressamente assicurato ai rappresentanti delle parti che i 42 giorni di detenzione trascorsi da Polanski nel reparto psichiatrico di un carcere californiano costituivano la pena detentiva complessiva da scontare». Ma gli Usa hanno rifiutato di trasmettere il verbale alla Svizzera e perciò «alla luce della situazione – afferma il comunicato di Berna – non è possibile escludere con la necessaria certezza che Polanski abbia già scontato la pena inflittagli all’epoca e che la domanda di estrazione sia gravemente viziata».

Il regista, appresa la notizia che la Svizzera non avrebbe dunque concesso l’estradizione, ha espresso la sua piena soddisfazione. In una dichiarazione ha voluto ringraziare tutti affermando: “Non voglio esprimermi pubblicamente ma solo ringraziare di cuore coloro che mi hanno sostenuto e condividere la mia soddisfazione”. Anche la moglie del regista parla della fine di questo incubo. Viceversa la giustizia statunitense si dichiara molto delusa da questa decisione.

Samantha da giovane

Ma la notizia più interessante è di queste ultime ore: infatti la donna con cui Roman Polanski ebbe il famoso rapporto sessuale, Samantha Geimer, oggi madre di tre figli, ha dichiarato di essere soddisfatta della decisione della Svizzera di non concedere l’estradizione per quella vicenda che risale al 1977.

Ella ha più volte chiesto che il caso fosse lasciato cadere.

La Svizzera lunedì ha liberato il regista dopo mesi di arresti domici
liari.

“Sono soddisfatta per questa decisione, e spero che la procura distrettuale chiuderà il caso una volta per tutte. Quando e’ troppo e’ troppo. Questo caso doveva essere risolto 33 anni fa”.

Samantha oggi

Luigi Pignalosa