Tutti a misurarsi la testa. Quanto sarà grande la nostra? Si spera che sia molto grande perché un recente studio ha portato alla luce che chi ha la testa grande, per capirci meglio possiamo dire in stile Charlie Brown, è protetto dall’Alzheimer.
La notizia arriva da uno studio serio ad opera di ricercatori e studiosi dell’ateneo di Monaco. Tale ricerca è stata pubblicata poi su Neurology. Gli scienziati hanno quindi scoperto che i malati di Alzheimer che possedevano una testa più grossa mostravano di avere una memoria migliore e di pensare più abilmente e con più semplicità rispetto a quelli che, a parità di malattia, si ritrovavano ad avere una testa in formato normale o quantomeno non troppo grande. Per spiegare meglio si può dire che una testa in formato XXL, alle prese con la malattia, perde meno smalto. Se si prendono due malati che abbiano parità di cellule compromesse si può vedere come il malato con la testa più grossa possa essere leggermente più lucido dell’altro nonostante questo brutto male sia allo stesso stadio.
I ricercatori tedeschi, con a capo Robert Perneczky, per tale studio, hanno sottoposto ai loro test e alle loro prove circa 270 pazienti. I malati si sono prestati ad eseguire test mnemonici e risonanze magnetiche in modo tale da controllare costantemente la malattia, le cellule compromesse e il grado di lucidità del proprio cervello. Il cervello dei pazienti è stato fotografato per pesare e soppesare le perdite dovute alla malattie e lo smalto rimasto. Solo così si è potuti arrivare a constatare che per ogni centimetro di diametro in più della testa, le performance ai test a cui erano sottoposti miglioravano di circa il 6%. Il risultato in percentuale, ed è importante sottolinearlo, è stato calcolato su pazienti con parità di perdita di materia grigia.
La malattia, nota con il nome dell’Alzhaimer, è una malattia neurodegenerativa che colpisce le funzionalità del cervello e che mette a dura prova le capacità mnemoniche e di ragionamento delle persone malate.
Alessandra Solmi