Daniela Ranaldi è passata dalle urla contro i tronisti e i corteggiatori di “Uomini e Donne” ai toni necessariamente più pacati di un’aula del Tribunale, dove oggi con un processo per direttissima si concluderà la vicenda giudiziaria di uno dei volti noti delle signore del pubblico parlante, sempre presente e ben in vista accanto alla conduttrice Maria De Filippi.
Detenzione e spaccio di droga l’accusa per Danielona, che dalla sua aria simpatica è passata, dopo che i carabinieri le hanno trovato in casa 11 grammi di cocaina pura, ad essere una delle persone peggiori che appaiono in televisione, e lei di questo ne è pienamente consapevole. Nessun sostegno per la Ranaldi da parte dei protagonisti del programma di cui fa parte, e chi non ha voluto infierire si è semplicemente astenuto dai commenti, come nel caso della conduttrice, di Gianni Sperti, Tina Cipollari e le altre signore colleghe, o forse sarà il caso di chiamarle già ex colleghe, in previsione del fatto che qualunque sia la sentenza a carico di Daniela Ranaldi, è difficile che la rivedremo ancora seduta nello studio di “Uomini e Donne”.
Nel frattempo lei prova a difendersi, così anche se ammette il possesso di droga, Daniela sottolinea che si è trattato di uno sbaglio, e dalle pagine del settimanale Visto dichiara: “Sono rovinata per un errore.. Non spaccio cocaina”.
A questo punto, considerando il tentativo di difesa, oltre all’inevitabile dito puntato contro la cinquantacinquenne casalinga romana, cresce anche la curiosità di conoscere quali siano le ragioni personali per cui Danielona nascondeva nella sua casa al centro storico di Roma la droga ancora da tagliare, il bilancino di precisione, e chissà quali segreti.
S.L.