Codice della strada: stretta su minicar, neopatentati e professionisti

La Commissione trasporti della Camera ha  approvato il testo del ddl per il nuovo codice della strada, che ora dovrà passare al Senato per divenire realmente applicabile. Molte le novità introdotte e che, se verranno accettate, cambieranno di fatto diversi aspetti del codice della strada attuale.

Innanzitutto, non ci sarà il tanto temuto stop della patente per gli ultraottantenni, ipotesi che si era profilata dopo che era stata lanciata la proposta dal deputato Pdl Valducci, lo stesso che, essendo appunto Presidente della commissione Trasporti della camera, ha approvato in queste ore  il testo in questione. Il documento contiene però l’obbligo di visita biennale per gli over 80, visita che dovrà accertare i requisiti fisici e psichici a condurre gli autoveicoli. Una riduzione dell’intervallo negli accertamenti quindi, che nelle intenzioni dovrebbe scongiurare il fatto di trovarsi a fronteggiare autisti non più in grado di guidare per evidenti impossibilità fisiche.

Ciò che però Valducci ha tenuto a sottolineare maggiormente è stata “l’introduzione della distinzione per chi si siede al volante fra il momento del bere e quello della guida soprattutto per i neopatentati e i conducenti di pullman, bus e camion“.Gli autisti professionali,  categoria tanto bistrattata da alcuni ed i neopatentati, non potranno in alcun modo bere alcolici prima di mettersi alla guida, non varrà per loro nemmeno l’attuale limite legale di “0,5” .

Altro nodo del ddl in esame saranno le cosiddette minicar, tanto diffuse , quanto potenzialmente pericolose. S’intende, le auto per “pre-patentati” non sono certo un pericolo in se stesse, ma lo sono in mano a persone inesperte o peggio ancora irresponsabili, soprattutto se, come ormai avviene troppo spesso, gli originariamente normalissimi mezzi di trasporto vengono trasformante in piccole bombe brucia-semafori. Una stretta è infatti prevista anche per arginare questa pratica, il ddl introduce infatti sanzioni molto pesanti per chi verrà beccato a produrre o manomettere i motori delle minicar allo scopo di renderle più veloci

Un problema, storico tra l’altro in Italia, è però quello dettato dai controlli;  se negli ultimi anni hanno visto un significativo incremento del loro numero, salendo  a circa 1,2 mln l’anno, tale numero  resta cmq molto lontano dagli svariati milioni  dei francesi o dei tedeschi, un “bug” che, per far funzionare a dovere la nuova legge che presumibilmente entrerà in vigore, è assolutamente da colmare. Da notare il voto all’unanimità a favore del provvedimento, maggioranza e opposizione, divise  quasi su tutto, si sono dimostrate unite, fortunatamente, verrebbe da dire, rispetto all’approvazione del nuovo codice della strada.

A.S.