Tempo d’estate, tempo di macchine. Tutte le più grandi case si affrettano a spiegare i vessilli di battaglia, presentando in questo periodo le proprie novità di lusso che verranno poi commercializzate in inverno. Poco tempo fa avevamo già potuto ammirare le rombanti scommesse lanciate da Lamborghini ed Alfa romeo per la prossima stagione. Mancava solo lei. La “lady in rosso”, emblema mondiale del made in italy. Si è fatta un po’attendere, come si confà alle signore. Ma infine è apparsa in tutto il suo splendore.
Ferrari ha infatti presentato la nuova 458 Challenge, al momento in versione da pista, anche se molto presto potremo gustare anche la street version, com’è usanza tipica dell’Azienda di Maranello. Mai come quest’anno il “cavallino” era atteso ai blocchi di partenza. Il salto in avanti fatto da Lamborghini in termini di meccanica e prestazioni richiedeva un segnale di risposta importante. E che risposta verrebbe da dire. Un’auto semplicemente stratosferica. Che partendo da un motore rimasto invariato, perché già portato l’anno scorso al limite massimo di resistenza, ha visto invece la variazione degli elementi di contorno, non per questo meno importanti.
Rapportatura e calibrazione del cambio F1 doppia frizione sono stati rivisti e corretti per aumentare velocità e stabilità pur diminuendo i regimi di consumo. Il peso della macchina è stato praticamente dimezzato grazie all’utilizzo della fibra di carbonio e del Lexan che hanno consenti una riduzione dello spessore carrozzeria senza però alcuna perdita negli standard di sicurezza. E poi ancora snodi in alluminio di tipo racing sulle sospensioni, cerchi da 19” con serraggio centrale, molle più rigide, ammortizzatori monotaratura, pneumatici Pirelli slick di maggiori dimensioni e un’altezza da terra ridotta di 30 mm. Il sistema ABS a doppia configurazione (una per fondi a bassa aderenza e una prestazionale da utilizzare in condizioni di asciutto) è integrato all’impianto frenante Brembo, che arriva addirittura dalla vettura laboratorio 599XX.
Infine la vera chicca, l’F1-Trac. «Il più sofisticato sistema al mondo di controllo della trazione – assicurano i vertici Ferrari – un dispositivo che assicura una stima continua del livello di aderenza a terra, sfruttandolo a scopo prestazionale». Sono state infatti sviluppate due calibrazioni specifiche per utilizzo pista, una per l’asciutto l’altra per il bagnato, con logiche e strategie di controllo, derivate dall’esperienza nel mondo delle corse, che massimizzano le performance in uscita curva.
Il risultato di questa complessa ricetta meccanica e stilistica è un bolide che è riuscito a migliorare di ben 2 secondi, i tempi fatti registrare in pista a Fiorano dal modello precedente. Pur senza perdere lo charme e l’eleganza estetica che da sempre contraddistinguono le produzioni di Casa Maranello. Ovviamente per l’omologazione su strada saranno necessarie delle piccole modifiche, altrimenti saremmo in presenza di una vettura da corsa a tutti gli effetti. Ma Ferrari anche quest’anno ha suonato il “corno della battaglia” di mercato con il suo solito, immancabile ed innato stile. Colore rosso. Cavallino rampante. Gusto tutto italiano. Questo è Ferrari.
Katiuscia Provenzani