Dalle parti della Capitale lo chiamano Rugantino o ‘francese di testaccio’. E’ considerato uno del popolo, uno del gruppo, uno nato altrove per pura e semplice casualità. Già, Philippe Mexés per i tifosi romanisti è ormai un punto di riferimento stabile, alla stregua forse non di un Totti ma di un De Rossi certamente. Le ormai famose lacrime trasmesse in diretta al termine di quel maledetto Roma-Sampdoria di fine aprile, rappresentano in modo emblematico l’essenza giallorossa di Sor Philippe. Tutto così bello, tutto così meravigliosamente poetico? Forse sì. Ma nel calcio, è ben noto, vige l’esser professionisti. E in questo momento Mexés sta ragionando più da lavoratore che da amante di Roma e della Roma.
Perché? Facile. C’è un contratto che sta per scadere (giugno 2011) ed un’apparente intenzione: quella di non apporre la firma sul rinnovo. Mexés si sente parte in causa, ama i colori giallorossi e se fosse per lui rimarrebbe a vita. Già, da titolare però. L’ultima stagione è stata un piccolo travaglio per lui, finito improvvisamente in panchina dopo anni di titolarità assoluta. L’arrivo di Burdisso ed il ritorno a livelli eccellenti di Juan hanno convinto Claudio Ranieri a puntare sulla coppia sudamericana, lasciando in disparte (seppur a malincuore) il buon Rugantino. E la nuova stagione non sta iniziando sotto i migliori auspici. Il tecnico romanista ha chiesto e sta chiedendo a gran voce il ritorno di Burdisso dall’Inter, al fine di riproporre la coppia centrale titolare che ha reso così bene nel passato campionato. E ciò, per Mexés, significherebbe un altro anno di panchina. Ecco perché, egli al momento non prende in considerazione l’idea di rinnovare il contratto. Prima vuole vederci chiaro, vuole capire in che modo si svilupperà la situazione Burdisso e di conseguenza trarre le proprie conclusioni.
Al momento, il francese non ha ancora scelto di andar via. Dinanzi all’ipotesi di trasferirsi alla Juve, egli si è così espresso ai microfoni di Roma Channel: “Lo dico e lo posso giurare ai tifosi: non vado e non andrò mai alla Juventus”. E ciò non può che aver fatto piacere agli stessi sostenitori. Ma la società (qualsiasi essa sarà) non potrà e non vorrà certo perdere un giocatore così importante a parametro zero fra 12 mesi. E’ questione di tempo. Mexés vuol capire quanto spazio avrà nella Roma del prossimo anno. Non è affatto escluso che, una volta acquistato definitivamente Burdisso dall’Inter, il ‘francese di Testaccio’ non decida di preparare le valigie, e dire addio alla città che ha così profondamente amato.
Alessio Nardo