Dai primi bagnetti alla scoperta del mare. Ecco una guida davvero molto utile per tutti i genitori che hanno bisogno di qualche consiglio per avvicinare i propri figlia all’acqua. Le semplicissime regole che possono essere valide sia per la vasca di casa, che per la piscina in giardino o per il mare sono contenute in un dvd che sarà distribuito alle neo mamme. Questo stesso dvd è possibile che venga scaricato direttamente dal sito del Ministero della Salute. Sono stati previsti inoltre spot per la televisione e per la radio. Si ricorda a tutti come in Italia vi sia una bruttissima percentuale, ovvero come la morte per annegamento sia la prima causa della scomparsa dei bambini da 1 a 4 anni. La percentuale peggiora se la si estende al mondo intero e si vede come l’annegamento diventa la seconda causa di morte tra un anno di vita e i 19 anni.
La campagna di informazione e sensibilizzazione ha titolo “Acquaticità e sicurezza 0-12 anni”. Dai primi bagnetti alla prima scoperta del mare“. Presentata a Roma, presso il Ministero, punta a prevenire tutti gli incidenti in acqua. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Acquatic Education ed è ideata dal campione mondiale di immersione e apnea Nicola Brischigiaro. Slogan della campagna è: “Con tuo figlio in acqua devi sempre sapere cosa fare“.
A garantire la sicurezza in acqua dei bambini sono in primis i genitori. Il progetto punta proprio su di loro affinché siano correttamente informati sui rischi e i pericoli. Si punta inoltre siano correttamente informati sui rischi e i pericoli. rimis i genitori. enti in acqua. bambini da 1 a 4 anni. gia sonoad aumentare l’acquaticità di bimbi e ragazzi, chissà, magari avvicinando tutti ad un bellissimo sport come il nuoto. Imparare a nuotare fin da piccoli limita i rischi.
In fondo ci sono un sacco di regole da imparare se si pensa soprattutto che fino ad oggi molte delle mamme pensano di far uscire i figli dall’acqua solo quando vedono le labbra un po’ più scure o le dita delle mani un po’ grinze. Il timore che accompagna moltissimi genitori è quello che i piccoli possano prendere freddo ed ammalarsi. Poi vi è la preoccupazione che riguarda la digestione. Molto spesso i bagni in mare vengono concessi solo in tarda mattinata e in tardo pomeriggio. Bisogna sempre fare attenzione alla digestione, ma occorre anche assicurarsi di non mandare troppo tardi i bambini in acqua. Quando il sole brucia e si è vicini alle ore più calde della giornata il bagno in mare diventa più problematico. Il sole scotta di più in acqua e oltre alla protezione della pelle si deve prestare attenzione alla testolina dei più piccini. Per il resto si possono fare anche più bagni entrando ed uscendo dall’acqua quante volte si vuole. I brividi iniziali molto spesso sono solo la reazione del corpo che si adatta alla nuova temperatura ma non comportano nulla di più.
Alessandra Solmi