Juventus: tra Diego e Alex uno è di troppo

Di una cosa non si può certo rimproverare Gigi Delneri: la mancanza di chiarezza e limpidità davanti ai microfoni. In pochi avrebbero avuto il coraggio di esprimere un concetto simile, scatenando una sorta di piccolo inferno nello spogliatoio juventino: “Del Piero e Diego insieme? Difficile, se non impossibile”. Questioni puramente tattiche, nulla di personale. Ma è discrezione di un tecnico rivelare o meno le proprie intenzioni, e Delneri ha dimostrato di non avere peli sulla lingua.

D’altronde, la sua filosofia di calcio è ormai conosciuta sin dai tempi del Chievo spettacolo dei primi anni duemila. Il più classico dei 4-4-2: difesa accorta, un regista ed un mediano a metà campo, due esterni alti in grado di arrivare sul fondo e crossare, una punta veloce e tecnica ed un’altra maggiormente abile nel difendere palla e far salire la squadra. In un quadro del genere, chi fra Diego e Del Piero avrà maggiori chance di mettersi in luce? Evidente e lampante: capitan Alex. Nonostante sia ormai alla soglia dei 36 anni, la bandiera bianconera ha ancora dalla sua qualche colpo in serbo, e non ha certo intenzione di farsi da parte. Impossibile ipotizzare un suo utilizzo da titolare pressoché costante, ma siamo anche certi che Delneri non si limiterà al contagocce. Del Piero e Trezeguet, ovvero la coppia storica della Juve, di partenza saranno le due ‘alternative’ ai titolari. Al momento Iaquinta e Amauri, in attesa che il mercato regali un centravanti forte e di spessore (molti i nomi in voga, su tutti Dzeko e Forlan).

E Diego? In poche parole, il vero ‘escluso’ è lui. Non c’è spazio per la fantasia del brasiliano nel modulo delneriano, c’è poco da fare. Nonostante ciò, il tecnico di Aquileia ha valutato con interesse l’ex Werder, lo ha voluto visionare direttamente in ritiro, ha cercato in tutti i modi di capire se la Juve 2010-2011 potesse in qualche modo contemplarlo. No, non c’è verso. Impossibile, nel 4-4-2, schierarlo a centrocampo. E assai molto difficile vederlo giostrare da seconda punta, ruolo per lui inedito e comunque soffocato da troppa concorrenza. Il dg Marotta, nei giorni scorsi, ha aperto alla possibilità di una permanenza del fantasista brasileiro alla Juve. Ma la realtà è sotto gli occhi di tutti: qualora il mercato proponesse una buona offerta, il grande colpo di un anno fa diverrebbe un ingombrante peso tolto, alla squadra e al tecnico. Con sentiti ringraziamenti da entrambi.

Alessio Nardo