Dopo 6 ore di camera di Consiglio, la decisione dei giudici del Tar del Piemonte è arrivata intorno all’una di notte. I ricorsi presentati dal centrosinistra per chiedere il riconteggio delle schede che hanno incoronato Roberto Cota nuovo governatore della regione sono stati parzialmente accolti. Nello specifico, andranno ricontrollate le schede di due liste “tarocche” a sostegno del candidato leghista: quella collegata a Deodato Scanderebech e “Forza Consumatori”. La prima aveva incassato 12.154 voti, mentre la seconda ne aveva presi soltanto 2.826, ma – dal momento che lo scarto tra l’attuale presidente e Mercedes Bresso è stato di 9.372 voti appena – le crocette indicate sulle schede da “rispulciare” potrebbero ribaltare il risultato elettorale.
Entro 30 giorni bisognerà in pratica verificare se nelle suddette schede sia stata esplicitata la preferenza per il candidato della Lega Nord o se sia solo stato espresso il voto a favore della lista. In questo secondo caso, i voti potrebbero essere annullati, fornendo di fatto un nuovo report numerico delle ultime consultazioni regionali. La sorte della lista “Pensionati per Cota” di Michele Giovine (27.797 voti) rimane invece in sospeso: il Tar ha concesso 60 giorni di tempo ai ricorrenti per presentare querela di falso e ha fissato la prossima udienza al 18 novembre. “Salva”, infine, la lista “Verdi Verdi” i cui 32 mila voti, secondo i giudici del tribunale piemontese, non dovranno essere ricontati.
La decisione ufficializzata ieri notte dal Tar è stata accolta con apparente serenità da entrambi i contendenti. “Io ho vinto le elezioni proprio per i voti dati al presidente – ha detto Roberto Cota – che si attribuiscono in diversi modi, con voto congiunto e con voto disgiunto, in base a quanto prevede la legge”. “Andare al riconteggio – ha commentato invece Mercedes Bresso – mi pare una decisione equilibrata, i cui effetti li vedremo nei termini stabiliti dai giudici. Sono soddisfatta anche dalla decisione su Michele Giovine e la sua lista ‘Pensionati per Cota’: è stata riconosciuta anche in questo caso – ha insistito l’ex zarina del Piemonte – la solidità del ricorso ed è solo stata rilevata una questione formale legata alla presentazione della querela”. La data della prossima udienza dopo il ricontrollo delle schede è stata fissata al 7 ottobre.
Maria Saporito