Daniela Ranaldi aveva ammesso dal primo momento il suo errore, da quando la sera del 9 luglio era stata arrestata per detenzione ai fini di spaccio di droga, e alla polizia aveva implorato di non rovinarla poiché personaggio ben noto al pubblico di “Uomini e Donne”. Nella casa di Danielona, incensurata, erano state ritrovate 25 dosi di cocaina, e il pubblico ministero aveva chiesto che per lei si aprissero realmente le porte del carcere per un anno e una sanzione di tremila euro.
Ma l’avvocato della Ranaldi, Alessio Pica, nonostante la donna sia casalinga, ha spiegato che per la sua partecipazione al programma di Maria De Filippi, “Uomini e Donne”, in qualità di opinionista, riceve un compenso pari a 1.200 euro mensili, più 600 euro di extra, oltre ad alcuni contratti di sponsorizzazione, giustificando il possesso della cocaina per uso personale della sua assistita, perfettamente in grado, dunque, di poterla acquistare.
Daniela Ranaldi, quindi, fa uso di droga ma ha dichiarato di non spacciare, e che la sua dipendenza dalle sostanze stupefacenti ha avuto inizio alcuni mesi fa, a seguito della morte del padre. Inoltre, Daniela ha giustificato il possesso del bilancino di precisione, trovato sempre nella sua abitazione durante la necessaria perquisizione ad opera della polizia del commissariato di Trevi, perché necessario alle cure del padre, gravemente malato, per dosare alcuni medicinali.
Dunque, Danielona è stata assolta dalla tremenda accusa di spaccio di droga, il giudice ha creduto alla sua verità.
Di certo l’uso di droghe è uno dei mezzi più inefficaci per superare problemi e dolori, inoltre, adesso non è difficile immaginare quale possa essere lo stato d’animo di Daniela Ranaldi, ma è molto probabile che Maria De Filippi, conoscendo la sua sensibilità, la riaccoglierà su quei gradini a braccia aperte.
S.L.