L’Unesco premia Otranto: “sito messaggero di pace”

Otranto

La città dell’Italia più a Oriente è stata premiata come “Sito Messaggero di pace” dall’Unesco: il borgo antico di Otranto (in provincia di Lecce) è stato riconosciuto patrimonio culturale mondiale dell’Unesco in quanto ”testimone di una cultura di pace”.

Entusiasmo ed orgoglio nelle parole del sindaco della città salentina, Luciano Cariddi: ”Il borgo antico di Otranto, testimone di una cultura di pace, è simbolo di accoglienza e messaggero di speranza e di valori positivi – spiega – Luogo che ricorda a quanti hanno la fortuna di ‘viverlo’ una storia passata ma ancora attualissima, impressa nei suoi monumenti, nella sua architettura, sul suo antico basolato. Una storia fatta di incroci di popoli e culture differenti, di incontri di destini che si sono intrecciati in quest’area del Mediterraneo”.

È stata Marialuisa Stringa, la presidentessa nazionale della Federazione dei Centi e dei Club Unesco, ad annunciare a Parigi la ratifica ufficiale dell’iscrizione nella graduatoria riconosciuta delle United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization. Si tratta in questo caso, di un programma di siti della pace che sostengono e promuovono la fratellanza fra i popoli, avviato a partire dal 2000 dall’Unesco, e differisce dai siti in lista come “patrimonio Mondiale Unesco”.

A promuovere la candidatura dal locale Club Unesco, Enzo Risolo. La motivazione che ha spinto a iscrivere Otranto nei luoghi “patrimoni della pace” è stata la seguente: ”quello che conta in assoluto non è il suo valore artistico ma è il significato di pace che ha assunto e continua ad assumere nelle popolazioni locali o in quanti lo visitano”.

Martina Guastella