Secondo una teoria propugnata da molte associazioni animaliste, ma anche da diversi psicologi, che ne trovano e diffondono i fondamenti scientifici, la violenza sugli animali e quella sugli esseri umani sarebbero direttamente collegate. Chi commette atti violenti o di sopruso su animali quindi, sarebbe portato a commetterli anche sugli uomini. Quanto avvenuto a Palmi qualche giorno fa potrebbe configurarsi come un esempio a sostegno di suddetta teoria, anche se, sull’eventuale violenza perpetrata ai danni di alcuni militari esistono diverse versioni.
Su segnalazione di alcuni cittadini, gli agenti del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di S.Eufemia di Aspromonte intervengono in Via de Salvo. All’interno delle abitazioni una sessantina di metri quadrati, i militari trovano una ventina di cani e otto gatti, tenuti in condizioni quantomeno pietose. All’interno un odore terribile, gli animali erano lasciati in mezzo ai loro escrementi, tutti insieme. Una trentina di animali in sessanta metri quadri fa circa due metri quadrati a testa di spazio vitale, per fare qualche conto. Alcuni cani, tutti di razza meticcia, hanno manifestato comportamenti aggressivi, determinati dalle pessime condizioni di vita in cui erano stati tenuti. Nella stessa proprietà, ma in uno scantinato, sono anche stati ritrovati due cani di grossa taglia, all’incirca nelle stesse condizioni.
Le autorità hanno denunciato Antonino Zimbaro , proprietario dei suddetti locali e che aveva anche acconsentito all’ispezione per maltrattamento. La Procura della Repubblica di Palmi ha conseguentemente disposto il sequestro preventivo e l’affido alla sezione locale dell’associazione Chiliamacisegua, la stessa che aveva, unitamente ad alcuni cittadini, inoltrato la denuncia. L’operazione è stata effettuata dagli agenti della Forestale di S.Eufemia, in collaborazione con i colleghi di S.Giorgio Morgeto e i veterinari dell’Asl5 di Taurianova. Durante il sequestro lo Zimbaro avrebbe però opposto resistenza, pare giungendo anche ad atti di violenza ai danni degli agenti della Forestale. A causa dell’aggressione diretta, uno di loro è rimasto lievemente ferito . L’uomo è stato immediatamente arrestato e verrà processato per direttissima.
Non essendoci notizia di vere e proprie violenze fisiche dirette sugli animali in questione, appare ragionevole rimanere in attesa di ulteriori accertamenti. In ogni caso, lo stato di detenzione in condizioni totalmente disagiate è, di per sè, comunque configurabile come un atto violento, a livello psicologico e a livello fisico visto lo stato di simil-schiavitù, accertato dagli agenti che hanno svolto l’ispezione.
A.S.