Udinese, parte oggi l’era Guidolin: “Ai giocatori chiedo attaccamento alla maglia”

Da oggi nel ritiro di Arta Terme, parte la nuova Udinese targata Francesco Guidolin. Per il tecnico, lo scorso anno alla guida del Parma, si tratta di un ritorno in Friuli, avendo guidato i bianconeri undici anni fa sfiorando la qualificazione alla Champion’s League, centrata successivamente da Luciano Spalletti.

Guidolin svela di essere stato più volte in questi anni vicino al ritorno sulla panchina dell’Udinese, dopo un brusco addio che sancì una momentanea rottura con il patron Pozzo: “Fosse dipeso da me undici anni fa mai avrei lasciato. Purtroppo il divorzio dall’Udinese fu determinato da un difetto di comunicazione, ricordo che dopo la sconfitta casalinga contro il Perugia che ci costò il quarto posto e l’accesso alla Champions League ero teso, non volevo sentire nessuno. E pensare che la società aveva intenzione di farmi sottoscrivere un contratto quadriennale. Quelle incomprensioni tra me e l’Udinese furono ben presto superate, sarei dovuto tornare a Udine prima dell’avvento di Spalletti, ma non successe nulla”.

Le incomprensioni del passato ora non contano più e Guidolin è pronto a riportare in alto un’Udinese reduce da un paio di stagioni travagliate: “Anche se in ritardo sono felicissimo di essere in una terra che amo. Cosa mi aspetto dalla squadra? Generosità, attaccamento alla maglia che indossano, essere bravi nelle due fasi del gioco. Bisogna sudare e ‘morirè sul campo“.

Il mercato porterà in dote l’attaccante argentino del Napoli German Denis, che a breve dovrebbe firmare il contratto e raggiungere i nuovi compagni  in ritiro: “Denis è un giocatore potente – afferma Guidolin – è un combattente, un generoso, saprà integrarsi nella squadra bianconera, sono convinto che ha anche ampi margini di miglioramento. L’ho visto all’opera nella stagione scorsa contro il Parma e mi ha favorevolmente impressionato“.

Non solo Denis però, perché l’Udinese ha bisogno di ulteriori rinforzi per migliorare l’organico: “Nelle ultime settimane ero tranquillo e lo sono tutt’ora, della società mi fido, a parte il fatto che voglio conoscere bene i giocatori a mia disposizione prima di chiedere eventuali rinforzi. Mi servono ancora venti giorni per avere le idee più chiare e comunque non ci sono problemi di sorta. La difesa? Siamo a posto così a patto che non parta nessuno“.

Tra non molto Guidolin potrà farsi un’idea anche dei reduci dal Mondiale: “Tutti – le parole del mister bianconero – mi hanno promesso che si riuniranno al gruppo entro il 25 luglio. Tra i nazionali è quello che mi ha maggiormente impressionato è stato il ghanese Asamoah; ma tutti sono stati lodevoli. Meglio così”.

Francesco Mancuso