Il proverbiale ‘grande entusiasmo’ ha avvolto Napoli alla notizia dell’acquisto di Edinson Cavani dal Palermo. Il 23enne attaccante uruguagio, reduce dall’ottimo 4° posto ottenuto con la sua nazionale ai mondiali in Sudafrica, si è già detto felice e pronto per la nuova stimolante avventura. I tifosi non stanno nella pelle e sognano il quadrilatero delle magie: Hamsik arretrato con Quagliarella, Lavezzi e Cavani a produrre gol e spettacolo in attacco. Spetta un duro lavoro a Walter Mazzarri. Trovare il perfetto equilibrio non sarà facile, e in particolar modo risulterà curioso osservare e valutare l’intesa tra uomini sostanzialmente simili per caratteristiche.
Ora, è meglio tener da parte l’ipotesi ‘poker’. Almeno ad inizio stagione è probabile che Mazzarri si affidi al medesimo schieramento che ha permesso al Napoli di condurre un ottimo campionato, raggiungendo il 6° posto finale in classifica. Dunque: 3-4-1-2, con Hamsik trequartista e due punte vere. Nella passata stagione è mancato il bomber, l’uomo da 20 gol in grado di finalizzare al meglio il gran lavoro di squadra. Spesso abbiamo ammirato un Napoli arrembante, abile a creare molte occasioni all’interno di una partita, trovandosi tuttavia sprovvisto del puntero centrale. In tal senso, l’acquisto di Cavani lascia qualche dubbio. Anche al mondiale, abbiamo visto spesso l’ex rosanero partire largo a sinistra, giostrando quasi da ala. Il rischio è che si riveli una ‘fotocopia’ di Lavezzi e Quagliarella. Di certo, Cavani non può e non potrà essere l’erede di un giocatore alla Denis (destinato all’Udinese). El Tanque, pur non segnando molto, ha dimostrato di essere una prima punta pura, abile nelle sponde e nel far salire la squadra. Ben venga il colpo uruguagio, ma per completare idealmente l’attacco De Laurentiis sarà chiamato ad un ulteriore sforzo. Altrimenti, questo Napoli rischia di essere ancora una volta più bello che bravo.
Alessio Nardo