Marea Nera, una perdita di metano sospetta rilancia l’allarme di una nuova fuga di petrolio

Una fuga di metano nel pozzo chiuso tre giorni fa dalla British Petroleum rilancia l’allarme nel Golfo del Messico. Il governo americano ha infatti chiesto alla compagnia petrolifera di essere pronta a riaprire il pozzo nel caso la perdita fosse confermata.

“Chiedo una procedura scritta per aprire la valvola il prima possibile nel caso in cui la perdita di idrocarburi debba essere confermata” ha scritto in una lettera il coordinatore dell’emergenza, l’ex ammiraglio Thad Allen, alla responsabile della compagnia Bob Dudley. Nella stessa lettera Allen parla anche di “anomalie inspiegate alla bocca del pozzo”.

Già ieri Allen aveva espresso delle perplessità sul perchè i valori della pressione nel pozzo fossere più bassi del previsto. L’ammiraglio aveva ventilato due ipotesi: quella sostenuta dalla Bp che il pozzo fosse in esaurimento o la seconda, tragica, che ci fosse una perdita ancora non individuata.

L’ipotesi di riaprire il pozzo contrasta con il progetto della Bp di tenere il pozzo chiuso fino alla creazione di un pozzo alternativo che dovrebbe risolvere definitivamente il problema della marea nera. L’allarme arriva alla vigilia dell’incontro a Washington tra il presidente Barack Obama e il premier britannico David Cameron, per la prima volta alla Casa Bianca dal suo insediamento come primo ministro.