E’ cominciato questa mattina lo sciopero di 24 ore, i camici bianchi hanno deciso di incrociare le braccia: la protesta è contro la manovra finanziaria del governo. Lo Stop ha coinvolto dirigenti medici, veterinari, sanitari e amministrativi, con un sit-in davanti a Montecitorio a mezzogiorno a suono di vuvuzelas.
A causa dello sciopero saranno sospesi 40 mila interventi chirurgici e non saranno effettuate migliaia di visite specialistiche e di prestazioni diagnostiche, come anche si bloccherà tutta l’attività veterinaria connessa al controllo degli animali. Resta garantita l’urgenza. I sindacati si sono anticipatamente scusati con i cittadini per i disagi, ma ribadendo contemporaneamente che lo sciopero è necessario per la tutela del “bene prezioso della sanità pubblica“.
“Siamo costretti a ricorrere allo sciopero – hanno sottolineato i sindacati – di fronte a scelte di politica sanitaria che manifestano indifferenza rispetto al valore del lavoro che i professionisti della sanità sono chiamati a svolgere in condizioni sempre più difficili”. “La carenza di 30.000 medici nei prossimi 4 anni e il licenziamento della metà dei precari impegnati in attività fondamentali a partire dal Pronto Soccorso – hanno aggiunto – si rifletterà in una caduta qualitativa e quantitativa delle prestazioni erogate, con le liste di attesa destinate a misurarsi in semestri”.
Dal canto suo il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha ribadito che “non si prevede blocco del turnover nelle Regioni con i conti a posto e si pensa ai contratti a tempo per valorizzare il merito”. La manovra, ha sottolineato poi che il ministro “non ha toccato la Sanità. Non ha previsto ticket e neppure tagli”.
Sabrina Ferrante