“Dopo il caldo record arriva il maltempo al nord con la grandine” è ciò che afferma in un comunicato stampa la Coldiretti.
Situazioni metereologiche estreme come caldo africano, grandine o piogge torrenziali, sono fenomeni che non possono far altro che destare preoccupazione.
Le forti precipitazioni si sono abbattute nel Nord a macchia di leopardo, ma in zone interessate da coltivazioni di ortaggi e frutta.
Gli agricoltori hanno ovviato al problema come potevano, adottando reti antigrandine, che però non sono state sufficientemente risolutive.
Le precipitazioni arrivano dopo un forte periodo di caldo, che ha fatto registrare, sulla base dei dati delle statistiche Ucea, un aumento delle temperature di circa 1,3 gradi centigradi, nella prima decade di luglio.
La situazione più difficile si è avuta nelle regioni del nord est e del centro ovest, ma la Coldiretti precisa nella sua nota che, nonostante il grande caldo, non c’è al momento un rischio di siccità, ciò è dovuto alle precipitazioni primaverili, quest’anno superiori alla media stagionale.
L’inverno passato è stato addirittura uno tra i più piovosi degli ultimi trent’anni, classificandosi al secondo posto, per quantità di precipitazioni e neve.
Ciò ha permesso una soddisfacente riserva d’acqua per il periodo più torrido che si sta attraversando.
Giulia Di Trinca