Milan, i tifosi contestano Berlusconi. Il patron replica: “Spesi 60 milioni l’anno”

La contestazione dei tifosi rossoneri a Milanello

E’ iniziata in maniera turbolenta la nuova stagione del Milan. Come un anno fa i tifosi rossoneri, delusi dalla campagna acquisti, hanno atteso il raduno della squadra per manifestare contro la dirigenza. Dopo aver applaudito il nuovo allenatore Allegri e i giocatori al loro arrivo a Milanello, diverse centinaia di sostenitori hanno aspettato l’arrivo di Berlusconi per riservargli insulti e fischi.

Noi vogliamo un presidente è stato il coro più volte ripetuto dai tifosi, che accusano il numero uno rossonero di non avere più a cuore il Milan e di anteporre i propri impegni politici alle necessità della squadra.

Nessuna famiglia in Italia ha mai fatto uno sforzo economico come quello fatto dai Berlusconi – è stata la replica del presidente rossonero in conferenza stampa -. L’immissione di capitale è stata di 461 milioni di euro, quindi oltre 60 all’anno. Faccio fatica a sottrarre ai miei figli la tentazione di interdirmi: sono soldi spesi in 25 anni di felice conduzione della società“.

Spese altissime – “Una squadra grande, in una competizione mondiale, costa. Nella norma le squadre europee e italiane hanno un parco di giocatori che costa il 60% dei loro ricavi. Nell’Inter, a cui vanno ancora i miei cordialissimi complimenti, Moratti ha impiegato il 125% dei ricavi per avere la rosa che ha, ha immesso capitale fresco. E anche il Milan è andato oltre il 100%“.

Rosa competitiva – “Abbiamo una rosa assolutamente adeguata, che può competere con chiunque. Sfido chiunque a dirmi il nome di una squadra che ha una sommatoria di classe a centrocampo simile a quella che abbiamo noi con Ronaldinho, Pirlo, Seedorf e Pato“.

Sempre due punte – “Nel primo incontro con Allegri sono stato chiarissimo: il Milan vuole vincere, per vincere bisogna fare gol, per tirare in porta bisogna essere lì, nei pressi della porta. La missione è molto chiara: attaccare, non voglio vedere una punta da sola in avanti, le punte sono due“.

Ronaldinho – “Ronaldinho è indiscutebilmente rossonero, resterà qui fin quando smetterà di giocare. E’ contento di stare qua, non ha voglia di andare via. Sono convinto che possa giocare ancora ai massimi livelli. Dovrebbe giocare a ridosso delle punte, così sarebbe meno soggetto alle marcature“.

Gattuso – “Sarei felice se Gattuso restasse, ma il Milan non si è mai opposto alla volontà determinata di un giocatore di andare via, basta vedere l’esempio di Shevchenko. La stessa cosa sarà con Gattuso, nessuno deve restare qui controvoglia“.

Ibrahimovic – “Non abbiamo mai fatto follie per i giocatori, a parte Ronaldinho, quindi non farei una follia per Ibrahimovic. E poi bisogna vedere se un giocatore del genere sarebbe in grado di integrarsi con il gruppo. Per noi non è importante solo la tecnica, ma anche l’armonia“.

Cessione della società – “Sono 25 anni che faccio il presidente e so che prima o poi bisognera’ pasare la mano. Se si presentasse un gruppo con una vera passione per questa squadra e fosse disposto a mettere ciò che ho messo io non mi sottrarrei, ma finora nessuno ha fatto un’offerta del genere“.

Pier Francesco Caracciolo