Strada aperta al progetto Grande Brera,in attesa per il 2015

 

Via libera per il progetto Grande Brera, che porterà la Pinacoteca ad ampliarsi notevolmente fino a divenire un nuovo, grande polo museale: è stato difatti raggiunto un accordo tra Mario Resca, commissario straordinario del progetto ed il corpo docenti e gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti che è stata allettata dagli oltre 20mila metri quadri messi a disposizione dal ministero della Difesa. Il protocollo d’intesa è stato firmato nella giornata di ieri a Palazzo Marino da parte  di tre ministri e dello stesso commissario Mario Resca: scendendo nei dettagli l’accordo porterà  all’espansione e all’ingrandimento dell’Accademia all’interno degli spazi delle caserme Magenta e Carroccio. Nella prima fase del lavoro i due storici edifici saranno restaurati completamente ed uniti tramite un edificio a cerniera ed in seguito si lavorerà per edificare il terzo edificio.

Una parte dell’Accademia resterà comunque all’interno della sede storica assieme al Salone napoleonico e la Chiesa di San Carpoforo e poi si andrà avanti con il procedimento di restyling di tutta la Pinacoteca organizzando nuovamente e sistemando quelli che sono i percorsi e i tragitti di fruizione e godimento delle opere. Mario Bellini, l’architetto che ha vinto la gara, ha chiarito come ancora non esista un progetto vero e proprio ma di come almeno ci sia la firma che permette di iniziare a farsi un’idea e parlarne a livello concreto, di fatti.

Dopo quasi trent’anni di trattative ed accordi vari quindi prende il via il progetto di una Grande Brera che godrà del triplo degli spazi che sono a sua disposizione; per quanto riguarda la realizzazione del progetto la data prevista è il 2015 in contemporanea con l’Expo, ma rispettare le aspettative si prospetta comunque un’ardua impresa dal momento che saranno necessari più di 100 milioni di euro per costruire il nuovo polo museale, circa 55  per ricostruire la Grande Brera ed i restanti 40-50 per la ristrutturazione e per edificare un nuovo campus.

Rossella Lalli