Farmaci antitumorali: Fda chiede il ritiro dell’Avastin dal mercato USA

L’Avastin, il prodotto di punta della Roche contro il tumore al seno, potrebbe essere ritirato dal mercato statunitense. Dopo l’analisi di alcuni studi, il Comitato consultivo sui farmaci oncologici (Odac) della Food and Drug Administration (Fda) ha sentenziato che il bevacizumab (questo il nome del principio attivo della molecola) non produce benefici sufficienti per una donna malata di tumore al seno. Il farmaco non rallenterebbe la crescita del tumore alla mammella e non allungherebbe la vita della paziente più di quanto non faccia la terapia cui il farmaco è associato.

Il farmaco non avrebbe benefici sulle pazienti

Bevacizumab è attualmente approvato negli Usa e in Europa per il trattamento in fase avanzata del cancro del colon retto, della mammella, del tumore del polmone non a piccole cellule e renale. Negli Stati Uniti è anche approvato per il glioblastoma multiforme, una forma di tumore al cervello.  

Gli esperti – si legge sul Washington Post – si sono espressi con una maggioranza schiacciante: 12 voti favorevoli, e solo un voto contrario, alla cancellazione dell’indicazione della molecola per il trattamento del tumore al seno con metastasi, in combinazione con un chemioterapico. La decisione definitiva spetta ora all’Agenzia del farmaco (Fda), che si pronuncerà il 17 settembre, ma che in genere segue il parere degli esperti. Fino a quella data l’anti-cancro rimane a disposizione delle pazienti con tumore al seno avanzato negli Usa, precisa l’azienda svizzera.

L’Avastin è “un ottimo farmaco anti-cancro, privo della tossicità di un chemioterapico” e anche se l’Fda deciderà di ritirarne l’indicazione per il tumore alla mammella, la decisione “probabilmente non avrà ripercussioni in Europa e in Italia“. Ne è convinto il professor Alberto Sobrero, primario di Oncologia medica dell’Ospedale San Martino di Genova, secondo cui la richiesta dell’Odac è legittima perchè “studi recenti hanno confermato che i benefici dell’Avastin non riguardano la sopravvivenza”, ma allo stesso tempo marginale perchè “il parere non influisce sulla disponibilità del farmaco per le altre patologie nelle quali è approvato – stadi avanzati del tumore del colon retto, del tumore al polmone non a piccole cellule e renale, gliobastoma – e inoltre la decisione non ha impatto al di fuori degli Usa“.

Adriana Ruggeri