Metti una studentessa modello che corona il suo percorso accademico con un 110 e lode; metti una tesi sui risvolti filosofici del pensiero di un economista premio Nobel indiano, e metti infine la soddisfazione di un papà che si gongola gustandosi il momento della proclamazione. Fin qui un quadretto più o meno possibile, reso straordinario però non tanto dal cognome impegnativo della neo dottoressa, ma dall’allettante proposta che alla stessa viene rivolta.
Ecco la cronaca: Barbara Berlusconi, 26enne figlia del premier e di Veronica Lario, ha ieri conseguito l’ambita laurea in Filosofia all’Università “San Raffaele” di Milano. La proclamazione, tenuta dal rettore Don Luigi Verzè (caro amico del Cavaliere), è stato il passaggio sicuramente più emozionante, ma anche il più insolito. Al momento di conferire a Barbara i meritati riconoscimenti, infatti, Don Verzè si è lanciato in una proposta importante: sarebbe la neodottoressa disposta a diventare docente di un’ipotetica facoltà dedicata al pensiero dell ‘economista analizzato nella sua tesi?
Una proposta non da poco, che ha lasciato basiti i presenti e acceso inevitabili considerazioni sui dati anagrafici della neo laureata. Avrebbe infatti il rettore formulato una proposta così generosa se al suo cospetto non avesse trovato la figlia dell’amico Silvio? La risposta dell”Università non conosce tentennamenti: “Chi frequenta don Luigi sa che egli considera i nostri discenti i nostri primi docenti. Quello di restare, di continuare a studiare, è l’invito che lui fa, da sempre, a ognuno“.
Non ne è convinta, però, Roberta De Monticelli, professore ordinario di Filosofia della persona all’Università di Don Verzè. Per lei il siparietto che si è consumato ieri mattina nell’aula magna dell’ateneo milanese è quanto meno discutibile: “Chiedere a lei – ha detto riferendosi alla figlia del premier – e non a uno degli altri quattro neolaureati se poteva nascere una facoltà di Economia sul pensiero dell’autore sul quale verteva la sua tesi, davanti al presidente del Consiglio, conteneva un’implicita richiesta di finanziamento. E Barbara Berlusconi – ha continuato la docente – che magari potrebbe anche diventare una grande economista, gli ha risposto di sì”.
Da qui l’idea di vergare una lettera, pubblicata su “La Repubblica”, in cui De Monticelli prende le distanze da quella che definisce apertamente e pubblicamente “una violazione del principio di pari dignità”. Decisione promossa a pieni voti da molti studenti dell’Università che l’hanno ringraziata per la coraggiosa presa di posizione, ma non dai colleghi che l’hanno accusata piuttosto di aver sollevato sospetti sulla credibilità dell’ateneo.
Maria Saporito