Caccia: condanna della UE all’Italia, che prepara nuove deroghe

Non la finiremo mai. La grande maggioranza dei cittadini italiani ritiene la caccia inutile, ci sono decine di sondaggi a testimoniarlo. Eppure l’attività venatoria prosegue, alcuni dicono che la suddetta rientri nelle libertà di esercitare le proprie passioni. Già, il concetto di libertà, tanto decantato e apprezzato è però applicato solo agli esseri umani, agli animali no. Questi ultimi, se potessero, sceglierebbero probabilmente di non morire.

Ma c’è di più, è la cosiddetta “caccia in deroga” ad essere entrata nel mirino dell’Unione Europea.  L’Italia, secondo la Corte di Giustizia europea, ha esagerato, tali deroghe, pur previste in alcuni casi dalla stessa Ue sono state troppe. Cacciare al di fuori dei periodi previsti ed ai danni di specie protette è consentito solo in via eccezionale e per motivi legati ai pericoli per la salute umana o per l’agricoltura. E’ stata soprattutto la Regione Lombardia, pare, ad aver eccessivamente e quindi illegittimamente, secondo la Corte,utilizzato lo strumento della deroga.

Resta tra l’altro da stabilire, chi pagherà il salato conto della sanzione amministrativa comminata dalla UE all’Italia a causa della “Direttiva uccelli”, che potrebbe ricadere anche  sulle tasche di chi la caccia l’ha sempre combattuta. Intanto, nonostante la condanna e  contestate a gran voce dall’opposizione, in Veneto si stanno preparando nuove deroghe.

Il consigliere dell IdV Gennaro Marotta ha detto che “la legge sulla caccia in deroga è illegittima  faremo il possibile per bloccarla in aula”. Tale legge è invece sostenuta ad esempio dalla Lega, così Giampiero Possamai:(questa legge) “conferma la volontà di mantenere la tradizione venatoria veneta“. Ecco, il problema è proprio questo sembra: Chi vuole mantenere questa tradizione? Quanti sono in realtà gli italiani a favore del mantenimento della stessa?

Oltre a ciò, il pericolo,  sostiene  Laura Puppato, capogruddo del PD è anche quello di “nuove pesanti sanzioni” ai danni dell’Italia. Ancora la Puppato mette in guardia dalla natura “elettoralistica” della “proliferazione di disegni di legge” sulla caccia in deroga.

Contro a tali disegni, presenti, passati e futuri,  sono anche le associazioni animaliste: Massimo Vitturi, responsabile LAV settore caccia e fauna selvatica riprendendo la questione dell’aggravio della condanna Ue sulla totalità dei cittadini: “la notizia della condanna della Corte di Giustizia europea e della relativa sanzione non farà piacere ai cittadini, in un periodo caratterizzato dalla grave crisi economica che sta attraversando il nostro Paese. Sarebbe giusto – prosegue ancora Vitturi –  far pagare la sanzione a quegli amministratori che, allo scopo di aggiudicarsi i consensi elettorali dei cacciatori, hanno approvato provvedimenti in violazione delle norme europee .

A.S.