Film in tv stanotte: l’horror “Apocalypse domani”

Questa notte, ore 03:15! Nell’ora dei fantasmi andrà in onda, su Italia 1, l’horror del 1980 “Apocalypse domani“. La pellicola è diretta da Anthony M. Dawson, alias Antonio Margheriti ed è interpretata da John Saxon e Venantino Venantini. Ispirato ad “Apocalypse Now”, di cui il titolo è un’evidente citazione e “Cannibal holocaust”, la pellicola è divenuta un cult movie per registi come Joe Dante e Quentin Tarantino.

Il capitano Hopper (John Saxon) libera due marines, Bukowski e Thompson, da un campo di prigionia. La coppia, per sopravvivere agli stenti, si era abbandonata ad atti di cannibalismo. Tempo dopo Bukowski viene liberato dall’ospedale psichiatrico dove era detenuto e cede alla tentazione di aggredire una donna in un cinematografo. Rifugiatosi in un supermercato, solo l’intervento di Hopper dissuade Bukowski dal commettere una strage. Di nuovo in ospedale, l’ex commilitone incontra Thompson, tutt’ora affetto da smanie cannibalesche e i due porteranno morte e terrore nelle corsie. Anche il capitano Hopper, ferito da loro in uno scontro, si unirà al duo portando scompiglio e una terribile epidemia…

La pellicola, distribuita in home video all’estero con una gran varietà di titoli, è stata apprezzata maggiormente in oltralpe che in Italia. Il regista, che -guarda caso!- utilizza uno pseudonimo che sa tanto di british, arricchisce il film trattando temi profondi che spaziano dal reinserimento sociale dei reduci di guerra, all’emarginazione fino alla tragedia della crisi d’identità. Ma se da una parte il film ha una buona impostazione, dall’altra finisce per evolversi seguendo semplicemente il prevedibile filone degli Zombi-movies sulla scia di Romero e company. E per gli appassionati di splatter aggiunge un grappolo di scene rivoltanti.

Scena cult del film, la più citata e che ormai fa parte del nostro immaginario orrorifico, è quella del torace bucato dalle fucilate attraverso il quale si intravvede un poliziotto che spara. l’immagine è ispirata alla famosa scena de “La morte ti fa bella” e, acquista piacevoli tratti da black comedy. Film da guardare.

Valentina Carapella