La strada verso la scoperta scientifica è costellata da grandi e piccoli errori commessi dai più grandi cervelli della storia. Perchè errare non solo è umano, ma importante per avere successo. È quello che si cerca di spiegare ai bambini nel “Détrompez-vous”, il Festival dell’errore di Parigi. Una manifestazione inagurata ieri che vuole insegnare ai più giovani ad osare, avventurarsi in vie inesplorate, anche a costo di prendere colossali cantonate.
La manifestazione francese è nata con l’obiettivo di avvicinare i giovani alla scienza e mettere un freno così alla fuga dei cervelli dalle università scientifiche. Si basa su un rapporto della Ocse che mette in luce il timore degli studenti francesi ad alzare la mano per rispondere alle domande, per paura di sbagliare e di essere così presi in giro. Ma l’errore spesso e volentieri-spiegano gli organizzatori della manifestazione- paga. Il festival vuol spiegare, come recita la locandina, “il potenziale fecondo che essa ha per il progresso della scienza”.
Albert Einsten, forse il più grande cervello della storia, commise tantissimi sbagli prima di arrivare alle straordinarie scoperte scientifiche che hanno rivoluzionato la storia del mondo in cui viviamo. I numerosi articoli scientifici da lui pubblicati – circa 180- contenevano una quarantina di errori significativi. Sbagli importanti per giungere alla conoscenza, perchè errare significa deviare dalla solita strada, innovare, scoprire, creare.
Annastella Palasciano