Che la British Petrolium fosse un’azienda non proprio dedita all’etica lo si era capito da diverso tempo. Tuttavia, le ultime notizie che riguardano il colosso britannico del petrolio gettano ulteriore discredito sulla principale responsabile di uno dei più tragici disastri ambientali della storia. Secondo fonti accreditate, alcune fotografie diffuse dalla Bp sarebbero state manipolate a fini propagandistici, nel tentativo di fornire un’immagine migliore del lavoro della compagnia nel Golfo del Messico.
Qualche giorno fa, infatti, la compagnia britannica ha diffuso numerose immagini riguardanti del personale ritratto davanti al desk tv di Houston. Nelle istantanee venivano immortalati una decina di monitor sintonizzati sulle operazioni in corso nel Golfo. Proprio queste foto sarebbero state manipolate per camuffare la realtà. Sembra infatti che alcuni di quei monitor fossero sintonizzati su tutt’altro, immagini che nulla avevano a che vedere con l’emergenza marea nera. Oltre a ciò, è stata abilmente contraffatta anche la foto di un elicottero in volo sulla chiazza di petrolio nel Golfo. Un blogger è infatti riuscito a risalire alla foto originale, in cui l’elicottero non si trova in volo, ma è comodamente parcheggiato sulla terra ferma. E’ stata la stessa compagnia petrolifera ad ammettere di aver manipolato il tutto, scusandosi per l’increscioso accaduto.
C’è anche un’altra questione che tiene banco da diverso tempo. Da due rapporti, commissionati dalla società Transocean (proprietaria della piattaforma) prima dello scorso 20 aprile, si evince con chiarezza che i lavoratori impegnati sulla piattaforma Deepwater Horizon avevano segnalato il mancato rispetto delle norme di sicurezza. Inoltre, secondo alcuni ispettori, inviati sul posto dalla stessa Transocean, molte componenti della piattaforma incriminata non venivano testate da anni. Nonostante la pericolosità della situazione, quei due rapporti sono rimasti confidenziali e non sono stati presi in considerazione.
Di Marcello Accanto