“Ci indigna e ci allarma l’emergere di fenomeni di corruzione e di trame inquinanti, anche ad opera di squallide consorterie”. E’ duro il monito di Giorgio Napolitano a ,argine della classica cerimonia pre-estiva del Ventaglio. “Si deve intervenire senza alcuna incertezza o reticenza su ogni inquinamento o deviazione nella vita pubblica e nei comportamenti di organi dello Stato ma senza cedere a nessun gioco al massacro tra le istituzioni e nelle istituzioni”, spiega infatti il presidente. Sebbene, ammonisce, “il Paese ha gli anticorpi” e “Si sta risalendo la china da una crisi pesante”.
Malgrado ciò, precisa il Quirinale, “alla ripresa produttiva non corrisponde una ripresa dell’occupazione. Da noi, le questioni storiche dell’occupazione e del Mezzogiorno si rispecchiano, esaltate, nella condizione giovanile. Il problema dei giovani non impegnati nè in un lavoro nè in un percorso di studio, è oggi il problema numero uno se si guarda al futuro dell’Italia”. Che si lancia poi in una strenua difesa del trattato costituzionale.
“Può essere utile” ha infatti tagliato corto “per evitare semplificazioni eccessive e sommarie polemiche su quel che la nostra Costituzione può consentire o non consente, riflettere sul fatto che da noi è stato possibile approvare, tra giugno e luglio, una rilevante manovra di aggiustamenti dei conti pubblici; in Germania le misure annunciate il 7 luglio diventeranno legge di bilancio non prima di dicembre”.
Segue poi, nel filo redatto da Napolitano, un ammonimento al governo affinché si trovi presto il sostituto del dimissionario Scajola alle Attività Produttive, e una precisazione sul come intende ancora interpretare il ruolo di capo dello Stato. “Il ruolo del presidente della Repubblica è risultato chiaro. Non vedo come si possa equivocare. Nessuna interferenza nella dialettica politica e nell’attività parlamentare che rappresenta la sovranità popolare fatta salva la facoltà dell’articolo 74 da parte del presidente della Repubblica. Il mio impegno e dovere è valorizzare i poteri del Parlamento e l’invito ad ascoltare l’opinione pubblica e il paese reale”.
Quanto alla P3, infine, roboante la sua presa di posizione: “Per ora sicuramente vedo tanto squallore. Poi vedremo cos’altro emergerà. L’importante è che si riesca a far fare alla magistratura il proprio lavoro fino in fondo per accertare fatti e responsabilità”.
v.m.