Sinnai: tenta di violentare un’amica, operaio arrestato

Poteva finire peggio, considerata l’escalation di delitti che nell’ultimo periodo ha avuto per vittime le donne, assassinate per un amore finito o per delle avances rifiutate. Quest’ultima situazione successe ad Anna Maria Tarantino, un’impiegata di banca all’Unicredit e collaboratrice del quotidiano Il Tempo, di 44 anni. Scomparsa domenica 4 luglio, il suo corpo fu ritrovato il giorno successivo nelle campagne di Riano, solo dopo 3 giorni si era scoperta l’identità della donna. L’uomo sottoposto ad interrogatorio prima entrò in contraddizione, poi crollò, confessando: “L’ho uccisa perché mi ha rifiutato. Ho perso la testa per lei”.  

Ieri è successa una vicenda simile, per fortuna con un finale diverso e una donna salvata dalla follia umana. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Quartu e di Maracalagonis, comandati dal maggiore Alfredo Saviano, ieri sera Angelo Grifagno, un operaio di Sinnai, comune sardo, avrebbe cenato a casa della donna. A fine pasto sarebbero partite le avances che la donna ha rifiutato con fermezza.

A questo punto l’uomo, in preda ad un raptus di follia, l’avrebbe trascinata in camera da letto e lì avrebbe tentato di violentarla coprendole anche il viso con un cuscino per costringerla a non urlare. La donna è riuscita a liberarsi, è scesa in cortile e urlando ha iniziato a chiedere aiuto.

Le sue grida sono state raccolte da un vicino di casa che ha chiamato subito i carabinieri, mentre Grifagno nel frattempo è fuggito. Poco dopo l’operaio ha inviato un messaggio sul telefonino della vittima chiedendole rassicurazioni sulle sue contusioni al volto dovute a una presunta “caduta dal letto”. Per gli investigatori si sarebbe trattato solo di un tentativo di sviare le indagini.

 La polizia ha infatti creduto alla donna. L’uomo è stato rintracciato e arrestato. Aveva alcune escoriazioni a un braccio: “Sono caduto mentre correvo in pineta”, avrebbe detto ai militari.  L’operaio è accusato di tentata violenza sessuale. La vittima dell’aggressione è stata accompagnata al Pronto soccorso del San Giovanni di Dio, dove i medici le hanno riscontrato varie contusioni al volto e al setto nasale.

Sabrina Ferrante