Appartengono al clan Carateddi i cinque uomini arrestati dalla squadra mobile della Questura di Catania per l’omicidio di Nicola Lo Faro, 45 anni, appartenente alla cosca dei Cursoti.
Lo Faro era stato accusato dai suoi affiliati di avere assassinato un elemento di spicco di Cosa Nostra, Giuseppe Vinciguerra, senza l’autorizzazione dei vertici del suo clan.
A riprendere l’esecuzione un impianto di video sorveglianza: l’uccisione era avvenuta il 4 maggio del 2009 in via Cardi a Catania. Le immagini audio e video hanno ripreso persone in fuga dopo gli spari. La vittima era alla guida della sua Mercedes classe A quando il gruppo è entrato in azione uccidendo Lo Faro. Le immagini sono state trovate e utilizzate dalla squadra mobile della Questura di Catania solo dopo una serie di accertamenti e riscontri, ritenendo di avere identificato i tre sicari e anche altre due persone che avrebbero avuto un ruolo nell’omicidio.
I cinque sono stati arrestati in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio emessa su richiesta della Dda della Procura di Catania. Ecco i nomi: il boss dei Carateddi Orazio Privetera, di 48 anni, indicato come il mandante dell’omicidio; quattro presunti esecutori materiali del delitto: Sebastiano Lo Giudice, di 33 anni, Gaetano D’Acquino, di 39, Antonino Aurichella, di 30, e Gaetano Musumeci di 27.
Secondo quanto emerso dall’inchiesta della Dda di Catania, Nicola Lo Faro, cognato del capomafia Giuseppe Garozzo, ritenuto il capo dei Cursoti catanesi, sarebbe stato assassinato nell’ambito di un’operazione di pulizia interna alla stessa cosca.
Sabrina Ferrante