Una presa in giro il titolo in romanesco? assolutamente no, un omaggio anzi, a qualcosa di genuino, coatto o no che sia, poco importa. Ed eccolo qui “er video”, un’intervista della durata di neanche un minuto rilasciata da due ragazze al mare sul litorale di Ostia a SkyTG24. E mentre il Presidente del Municipio di Ostia, protesta e (addirittura?) scrive al sindaco di Roma Gianni Alemanno, per specificaire che “Il litorale non si riconosce solo con le giovani coatte del video, le nostre sono spiagge aperte a tutti ma basta con questa immagine burina di Ostia”, le visite su Youtube superano il milione. Del “caso” si è occupata anche Radio Deejay, il Trio Medusa in specifico, che, con una trovata indiscutibilmente azzeccata, ha organizzato una distribuzione gratis di “calippi” sotto gli studi della Radio, pubblicizzando l’evento via etere e web ”na bira e un calippo”, il nome del suddetto.
E’ stato il modo di parlare delle due ragazze, Romina Olivi 17 anni e Debora Russo, 15, che ha causato l’indignato intervento Giacomo Vizzani, che nel modo di esprimersi delle due nuove protagoniste dell’estate ha visto il reiterarsi dell’immagine coatta di Ostia. Se è vero che “il litorale non si riconosce solo nelle giovani coatte del video“, non si capisce però che male ci sia nel riconoscersi anche in loro. Ovvio, a Ostia, la gente non sarà certo tutta uguale. Il fatto che “le coatte” fossero al mare sul litorale ostiense non implica certo che la totalità della gente presente nelle spiagge della zona sia uguale alle due giovani del video. Sono state espressioni come “sto a fa la colla” ( sto sudando molto) e “me pizzica tutto” ( mi da fastidio la pelle dopo che aver fatto il bagno” a dare forse quel tipo d’immagine, ma in fondo, in tutto questo, qual’è il problema?
E Romina e Debora cosa dicono di queste “critiche” ? “C’arimbalza . Io non so’ coatta” – dice Debora, intervistata dal Messaggero – “le coatte sono malandrine, sono quelle pronte a litigare che ti mettono le mani addosso. Io sono una ragazza semplice, è vero a scuola vado male (non me piace manco educazione fisica) e parlo in romanaccio. Ma che male c’è?” E infatti, ma che male c’è? “A Presidè.. e daje famose ‘na risata”
A.S.