Solo una settimana fa il capo della Cia Leon Panetta aveva dichiarato che le ultime notizie attendibili del ricercato numero uno del mondo, Osama Bin Laden, risalivano al 2000. Le sue parole sono però smentite dai documenti segreti diffusi dal sito Wikileaks- esperto in rivelare verità scottanti- che hanno gettato una nuova luce sulla guerra senza fine in Afghanistan. Una guerra che gli americani e le truppe alleate stanno perdendo.
Tra i documenti pubblicati da Wikileaks, infatti, ci sono vari rapporti della Cia e delle altre agenzie di sicurezza americane sul ruolo svolto da Bin Laden tra il 2004 e il 2009 nel conflitto tra le forze di sicurezza alleate e i talebani. Secondo tali rapporti- pubblicati anche dal Guardian- il leader di Al Qaeda si riuniva periodicamente con gli altri esponenti di spicco dell’organizzazione terroristica nelle montagne del Pakistan al confine con l’Afghanistan.
In particolare, in un rapporto redatto nel 2006 dall’International Security Assistance Force (Isaf) si legge di un incontro tenutosi a Quetta dove erano presenti oltre al numero uno di Al Qaeda anche il mullah Omar, leader dei talebani, il mullah Dadullah- ucciso nel corso di un raid congiunto delle truppe americane e inglesi nel maggio del 2007- e il mullah Baradar- catturato dalle forze di sicurezza pakistane nel 2010 . Lo scopo della riunione era di dare istruzioni a sei kamikaze per portare a termine degli attentati suicidi nel nord dell’Afganistan. Due di quesi kamikaze ricevettero l’incarico di di colpire a Kunduz, due a Mazar-e-Sharif e le ultime due a Faryab. Lo stesso rapporto prosegue dicendo che tali riunioni “si tengono ogni mese e di solito sono presenti circa 20 persone. Il luogo dell’incontro cambia tra Quetta e villaggi al confine tra Pakistan e Afghanistan”.