Calciomercato Milan, Ronaldinho: futuro imprevedibile

Difficile capire o ipotizzare il volere della squadra di patron Berlusca. Voci assai contrastanti circondano il club di via Turati sull’ imminente futuro del fantasista brasiliano Ronaldinho il quale, come dichiarato dal fratello, nonchè suo procuratore, Roberto De Assis ha esplicitato la voglia di rimanere in rossonero. I dubbi però sono tanti e soprattutto legati al prezzo d’ ingaggio. L’ attuale obiettivo del Milan, difatti, è quello di tenere sia Ronaldinho che Huntelaar attraverso ingaggi moderati. Ambedue i giocatori non sono reduci da una stagione rosea, specie per Huntelaar, benchè potrebbero rappresentare un punto di ripartenza per il nuovo organico preposto da Allegri. Insomma Dinho vuol restare ma deve esserci il consenso di Allegri e soprattutto il benestare economico. Secondo il fratello del brasiliano l’ offerta redatta dal Milan è troppo bassa per un giocatore talentuoso come Dinho pur riconoscendo che non sia ai livelli di un tempo. Ad aggravare la permanenza in via Turati sono anche le offerte provenienti da altri club, in primis, Flamengo e Los Angeles Galaxy. Se infatti la società brasiliana non potrebbe permettersi un prezzo d’ ingaggio abbastanza elevato lo stesso non può dirsi della squadra di Beckham disposta a sborsare moltissimi quattrini per l’ ottenimento del fantasista. Il campionato brasiliano però, a detta di molti, resta sempre quello più bello e dinamico. Nessun rapporto dichiarato ufficialmente con la dirigenza del Flamengo, comunicazioni sicure, invece, col Galaxy il quale avrebbe già messo in ballo un accordo attraverso la formula del prestito.

Spetta pertanto a Galliani decidere il tutto; lui stesso dichiarò qualche giorno fa, parlando ai microfoni della mediaset riguardo la cessione di Gattuso, che Ronaldinho non aveva assolutamente espresso la voglia di andar via benchè fossero sorti dei problemi contrattuali: “Gattuso e Ronaldinho sono giocatori del Milan e non hanno avanzato alcun tipo di proposta al fine di essere ceduti”.

Questa la realtà dei fatti, ai posteri l’ ardua sentenza.

Santi Leotta