Di Berardino (Cgil Lazio): “Sulla sanità regionale scelte scriteriate”

“Nel Lazio è in pericolo la salute dei cittadini perché sulla sanità si stanno consumando scelte scriteriate”. La Cgil regionale alza la voce “contro i tagli indiscriminati ai posti letto, alle prestazioni, contro i ticket, l’aumento di Irpef e Irap e lo scadimento della qualità dell’assistenza soprattutto nell’area dell’Emergenza”.

Tra i più combattivi è il segretario regionale Cgil Lazio, Claudio Di Berardino, che aggiunge: “Al blocco delle assunzioni e del turnover, alla cacciata di 2.500 precari, all’aumento delle imposte, non corrispondono cure migliori. Solo cosmesi contabili sull’altare di un Piano di rientro dal deficit che sta paralizzando servizi e prestazioni, soprattutto quelle in pronto soccorso”.
Quanto poi alla decisione di Cisl e Uil di non essere al fianco della Cgil nella protesta, Di Berardino fa sapere: “Forse non condividono la modalità dell’iniziativa o ritengono che ci siano ancora margini per il confronto con la giunta regionale”.
A finire sotto accusa è anche la governatrice Renata Polverini, la quale, “già sindacalista, non fa altro che dire di concertazione. Nei fatti, però, in quattro mesi, non ha concordato una sola scelta con noi: dai 12 decreti anti-deficit all’assestamento di bilancio, mai è entrata nel merito delle decisioni che ci ha comunicato solo a fatti compiuti”.
Ora, secondo il sindacalista, è giunta anche la beffa. “La risposta è davanti a tutti: l’aumento di Irpef e Irap – sostiene Di Berardino – è scattato automaticamente e in modo indifferenziato, non in base al reddito; i ticket, anche per i più fragili, sono un fatto compiuto, come le difficoltà quotidiane per centinaia di malati che non trovano un letto in corsia. Ormai sono a rischio i livelli essenziali di assistenza e, con questi, la salute dei cittadini, soprattutto di quelli più poveri. L’abbiamo ripetuto alla governatrice che, emula del premier, continua a promettere e rinviare”.

Raffaele Emiliano