Era inevitabile che nei giorni a seguire il Gp di Germania a tenere banco nei titoli di giornali e nelle parole degli appassionati ci sarebbe stato l’argomento “gioco di squadra” invece che la fantastica seconda doppietta stagionale ottenuta. Un pieno successo che però non è stato né festeggiato, né gustato visto il putiferio suscitato nel mondo intero con conseguenti attacchi, a volte molto duri, al Team di Maranello. Non stupisce quindi di sentire anche la voce del presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo, che senza problemi o giri di parole c’entra immediatamente il punto della questione.
“Le polemiche non mi interessano. Ribadisco solo quello che dico da sempre e che i nostri piloti sanno benissimo e a questo debbono attenersi: chi corre per la Ferrari sa che la squadra viene prima degli interessi personali.” Un chiaro metodo lavorativo che ha contraddistinto la scuderia italiana nella lunga storia della F1. ‘Queste cose -aggiunge- accadono dai tempi di Nuvolari e le ho vissute in prima persona da direttore sportivo ai tempi di Lauda e non solo. Basta quindi con certe ipocrisie anche se capisco che forse a qualcuno avrebbe fatto piacere vedere i nostri due piloti eliminarsi a vicenda: a me e ai nostri tifosi certamente no” Il resto delle persone quindi è libero di vedere la situazione come più crede, in Ferrari miglior risultato non si poteva ottenere.
Ovviamente però vi è anche una clamorosa ed inaspettata doppietta che rilancia le ambizioni mondiali: “Sono molto contento per tutti i nostri tifosi che, finalmente, ieri hanno visto due Ferrari in testa dal primo giro all’ultimo giro dominando la gara. Il risultato è frutto del tanto lavoro fatto in queste settimane dai nostri uomini, che non si arrendono mai. Molto bene anche Alonso e Massa, che hanno dato il massimo tutto il weekend” Ora però bisogna tornare concentrati e pronti visto che il Gp d’Ungheria si svolgerà proprio questa domenica.
Infine bisogna riportare anche le parole del patron della F1 Bernie Ecclestone, che con sorpresa ammette di essere contrario alla regola che vieta gli ordini di scuderia: “Ci sono coloro che credono che le squadre dovrebbero essere libere di gestire le proprie attività in pista e devo confessare che sono d’accordo con chi la pensa così. Quello che le squadre fanno al loro interno e come gestiscono il loro team non è affar nostro. Certo, se una squadra facesse qualcosa di pericoloso, allora dovremmo intervenire, in caso contrario è meglio lasciare stare“. Che sia davvero il primo passo per vedere abolita una regola che puntualmente viene aggirata da ogni Team?? Solo il tempo potrà darci risposta.
Riccardo Cangini