834 milioni raccolti da Win for life in soli 10 mesi di vita

Oggi, 29 luglio, Win for life, l’ ultimo pargolo di casa Sisal, spegne le candeline: festeggia infatti i dieci mesi di vita e certamente può permettersi di essere fiero di sé stesso. Per chi non lo sapesse (in realtà è piuttosto strano che non lo si conosca), Win for life è il primo gioco che ha introdotto come premio massimo la rendita ventennale: se si è vincitori, ogni mese per vent’ anni, appunto, si riceve la somma di 4.000 euro. E la fortuna può baciare chiunque: le schedine che si giocano sono da 1 o 2 euro.

Win for life nacque esattamente il 29 settembre 2009; il suo scopo principale è quello di sostenere la ricostruzione dell’ Abruzzo, al quale devolve il 23,3% dei guadagni. Nei suoi primi 10 mesi di vita, Win for life vanta cifre da record: l’ Agicos ha stimato incassi pari a 834 milioni di euro circa. Di questa somma, ben 194 milioni di euro sono andati all’ Abruzzo.

Giocare non è affatto difficile: sulla schedina da un euro sono presenti 20 numeri; di questi bisogna sceglierne 10. In più, c’è da indovinare il famoso “numerone”, un undicesimo numero che, se esatto come la combinazione precedente,  permette di accedere al pagamento della rendita che si aggiunge al premio previsto per chi realizza un dieci. Quindi è proprio vero che vincendo a Win for life si è “Spensierati e sistemati”, citando lo slogan del gioco: la cifra totale della vincita è pari a 960.000 euro, che si ottengono in 20 anni.

Tra le altre cose, le estrazioni giornaliere sono tantissime: una ogni ora, dalle 8.00 di mattina alle 20.00 di sera. In poche parole, se la fortuna non vi bacia uando il sole è appena spuntato, potete tentarla in qualsiasi altro momento della giornata!

In questi 10 mesi a vincere al gioco sono stati ben 303 vincitori, considerando le vincite condivise tra piu’ giocatori. Di queste vincite, 42 sono state realizzate in Lombardia e 37 nel Veneto. Nel Lazio levincite sono state 34 e in Campania ben 31. In Sicilia le rendite sono 21. Trentino Alto Adige, Marche e Sardegna ne hanno messe a segno 7 a testa e l’unica regione italiana a non vantare alcuna rendita è il Molise.

Angela Liuzzi