Basilicata, marcia di protesta contro la chiusura dell’ospedale

È partita lunedi mattina verso le 7 dal piazzale antistante l’ospedale di Tinchi la marcia di protesta che si è conclusa martedi a Potenza in via Anzio, dinanzi alla sede della Regione in concomitanza con il consiglio regionale (fissato per le 10.30), che discuterà proprio del futuro del nosocomio di Pisticci, in provincia di Matera.

L’obiettivo dei manifestanti è sensibilizzare e, soprattutto, cercare di convincere, le istituzioni regionali a disegnare un futuro diverso e meno penalizzante da quello prospettato per l’ospedale, interessato da attività di razionalizzazione dei reparti. L’obiettivo è promuovere la clinica ospedaliera quale risorsa strategica nell’ambito del riordino del sistema sanitario, come si legge in una nota.

La marcia, organizzata dal Comitato di Difesa dell’ospedale e dai CittadiniAttivi di Bernalda e Metaponto, che manifestano con un presidio permanente sul tetto del nosocomio ormai da quasi un mese, dovrebbe giungere, dopo un percorso a piedi di circa 100 chilometri da Pisticci a Potenza, nel capoluogo lucano per assistere alla discussione consiliare. Il gruppo, composto da una dozzina di persone, si è detto pronto a sfidare le inclemenze del tempo e la lunga distanza di un percorso che metterà a dura prova le loro capacità di resistenza.

«Come è noto – spiegano i comitati di protesta – si terrà il consiglio regionale convocato per decidere sulla sorte dell’ospedale di Tinchi» e la marcia si giustifica proprio per dare la possibilità ai manifestanti di assistervi. Ma il gruppo proveniente da una parte consistente del metapontino, si arricchirà probabilmente anche di altri volontari, che dovrebbero giungere a Potenza questa mattina anche grazie all’utilizzo di alcuni pullman messi a disposizione dall’amministrazione comunale di Pisticci. Per tutti, come detto, l’obiettivo è «manifestare contro la chiusura dell’ospedale».

Adriana Ruggeri