Pechino (Cina), 29 luglio. Una forte esplosione si è verificata ieri in una fabbrica abbandonata di prodotti chimici ed esplosivi a Nanchino, nella parte orientale del continente cinese. Circa 12 persone sono decedute a causa dell’improvviso scoppio, mentre i feriti sarebbero circa 300. Tuttavia, 15 di essi sarebbero in gravi condizioni e, ricoverati in ospedale, lottano ancora tra la vita e la morte.
La deflagrazione ha raso al suolo la fabbrica e ha danneggiato tutti gli edifici limitrofi in un raggio di cento metri. I detriti si sono poi riversati sulle strade, colpendo le automobili e anche un autobus che transitava in quel momento, causando il ferimento di numerosi passeggeri. “Se fossi passato due minuti dopo, forse non sarei qui a raccontarvelo”, racconta un giovane rimasto ferito quando i detriti scagliati sulla strada hanno colpito la sua auto.
All’origine dell’esplosione sembra esserci una fuga di gas. L’incidente, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Nuova Cina, si è verificato quando gli operai che stavano demolendo gli edifici della fabbrica e per sbaglio hanno colpito una delle condutture del gas, che immediatamente ha fatto saltare in aria l’intero impianto. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, alcuni testimoni hanno visto alcuni corpi carbonizzati portati via dal luogo dell’incidente, mentre una colonna di fumo dentro e scuro si levava dall’edificio verso il cielo. I vigili del fuoco con molta fatica sono riusciti a spegnere le fiamme e ciò ha reso difficile la messa in salvo dei superstiti.
“Ho sentito un forte botto, poi la terra ha tremato – ha dichiarato un residente di Nanchino – Come tanti altri sono corso per la strada, pensando che si trattasse di un terremoto”. Una deflagrazione imponente e inaspettata che si è verificata intorno alle ore 10.00 (le 16.00, ora italiana) e ha sorpreso i residenti mentre erano in strada, ma fortunatamente fuori dalle abitazioni. “I soffitti sono crollati e le finestre sono andate completamente in frantumi”, riferisce un dipendente del vicino ospedale Nanjing Qixia Maigaoqiao.
Molti volontari hanno aiutato le autorità nel recupero dei corpi di morti e feriti, mentre molti altri si sono offerti per la donazione del sangue. Gli ospedali, dal canto loro, hanno mandato momentaneamente a casa i lungodegenti per fare posto all’immensa mole di feriti, grande fonte di preoccupazione per il governo. Un possente lavoro di squadra nel tentativo di minimizzare i danni a cose e persone, un ammirevole gesto per dimostrare l’unità della Nazione nell’affrontare inaspettate tragedie.
Emanuele Ballacci