Un’esame da sostenere e troppo poco tempo per studiare. Una serata in discoteca dopo un’estenuante giornata di lavoro. Oppure una semplice uscita con gli amici. Per i motivi più svariati tutti le abbiamo provate. Sono le bevande energizzanti. Buone, gustose ed anche utili per ravvivare i fisici più stressati. Ma occorre prestare la massima attenzione.
A lanciare l’allarme un gruppo di esperti canadesi in un editoriale su Cmaj, giornale ufficiale dell’associazione medica in Canada. Pare infatti che contengano troppa caffeina. Una quantità che eccita eccessivamente il sistema nervoso centrale e può disturbare fortemente il sonno, con il risultato di provocare problemi dell’umore e di concentrazione, riducendo le performance scolastiche. Ma il rischio maggiore provocato da questo tipo di bibite è mascherino in modo pericoloso gli effetti dell’alcol, facendo sentire sobrio chi non lo è, e inducendo comportamenti fortemente a rischio, come ad esempio guidare nell’errata convinzione di essere lucidi.
I ragazzi, secondo quanto dichiarano i medici, fanno uso di questi prodotti per ricaricarsi e riacquistare attenzione, senza conoscerne però i rischi. La maggior parte delle lattine, da 250 ml in media, contiene una quantità di caffeina uguale o superiore ad una tazzina di caffè, da 80 a 140 mg. Ma alcune aziende commercializzano prodotti eccessivamente forti, con contenuti di caffeina fino a 500 mg per lattina. In pratica come bere tre caffè per volta. Ma un ragazzo di meno di 12 anni non può consumarne più di 85 mg al giorno.
Per questo le associazioni mediche canadesi chiedono di vietare le promozioni dirette ai minori, invitando le autorità a mettere a punto norme specifiche sulla regolamentazione del comparto, a tutt’oggi non prevista nel Paese. Infine, l’invito da parte degli esperti ad evitare strani mix con altre sostanze alcoliche: la caffeina contenuta nell’alcol deprime infatti il sistema nervoso centrale, mentre gli energy drink l’attivano, dissimulando gli effetti della sbornia con il rischio, come hanno dimostrato alcuni studi statunitensi, di indurre comportamenti rischiosi totalmente al di fuori della sfera del buon senso.
Katiuscia Provenzani