Galapagos sicure. Le isole fuori dalla lista dei patrimoni a rischio

L’Unesco ha rimosso le isole Galapagos dalla lista dei patrimoni a rischio. Con 14 voti favorevoli e 5 contrari, queste isole vengono tolte da questo elenco.

Politicamente sotto la Repubblica dell’Ecuador, l’arcipelago comprende 14 isole vulcaniche. Scoperte il 10 marzo del 1535, da sempre sono oggetto di studi e ricerche. La geologia, biologia e botanica sono le materie di casa in questi posti.

Una delle personità legate alle Galapagos è senza dubbio Charles Darwin. Ventenne partì con la HMS Beagle, nave di spedizione scientifica, per approfondire le sue teorie. Vi rimase cinque settimane dove iniziò a scrivere “L’origine della specie”, sua opera emblema. Lo scienziato definì le Galapagos “un laboratorio a cielo aperto”.

Di flora unica al mondo, nel 1955 e 1957, l’Unesco e l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, organizzarono due missioni volte a preservare questopatrimonio.
Un paradiso che nei primi anni 2000, si trasforma in un inferno.
Nel 2001 la petroliera ecuadoriana Jessica, versò greggio nelle acque causando chiazze da 100-150 metri di diametro. L’incidente colpì sommariamente tutte le isole. Gli Stati Uniti inviarono una task force e il comandante della nave Tarquino Arevalo scontò 90 giorni di carcere.
Un episodio analogo successe nel 2006. Da un cargo fuoriuscì del petrolio, causando la morte di molti animali unici al mondo. La zona più riversa fu Santa Cruz.

Ad oggi, l’Unesco, attraverso un comunicato, spiega che la rimozione dall’elenco dei patrimoni a rischio è conseguenza di un forte progresso nel campo della natura. Al suo posto un altro sito. Le Tombe dei re dell’Uganda, a Kasubi.

Dopo i misfatti del petrolio, sembra così che le Galapagos siano sulla strada del miglioramento. Secondo l’Unesco, potremmo ancora ammirare il suo paesaggio e la sua fauna, unica nel genere.

Matteo Melani