Il viaggio enoico della quarta edizione del “DiVino Etrusco”

 

Torna  nelle strade di Tarquinia lo spirito ed il dolce ed inebriante sentore del vino con il “DiVino Etrusco”, il celebre appuntamento enoico all’insegna del vino e dell’enogastronomia che giunge quest’anno alla sua quarta edizione: l’idea di base dell’interessante manifestazione è quella di coinvolgere quella che era la dodecapoli etrusca, ovvero  il gruppo delle dodici città-stato che, stando alla tradizione, formarono una grande e potente alleanza di tipo religioso, economico e militare , all’interno di un percorso che si articola e si snoda per i vari e caratteristici centri storici.

Nel corso del fine settimana a venire sarà la città laziale di Tarquinia ad ospitare l’evento fornendo ai suoi visitatori una tracolla ed un calice nel quale assaporare ed assaggiare i vini di tutte le città della dodecapoli ovvero Tarquinia, Veio, Vulci, Roselle, Cerveteri, Populonia, Volterra, Bolsena, Arezzo, Chiusi, Perugia ed infine Orvieto. Si tratterà quindi di un vero e proprio itinerario alla scoperta del vino e della sua tradizione storica, bevanda che sono stati proprio gli etruschi ad importare in Europa.

Ad essere in calendario ci sono tanti e diversi avvenimenti ed appuntamenti che avranno la funzione di valorizzare il vino e tutta quella che è la tradizione ad esso collegata: partendo dai vari banchetti di assaggio ed arrivando alle degustazioni guidate delle 22 di sera che avranno luogo nella bella Piazza Soderini e che saranno condotte da 3 giornalisti; ad occuparsi del lato gastronomico dell’avvenimento saranno 25 ristoranti del paese che si occuperanno del tipico menu locale fortemente ispirato alla vera ed autentica tradizione. Oltre al vino ed al cibo ci saranno poi altri interessanti eventi legati all’arte, come la mostra “Il Corteo dei Misteri – divini  ed immortali” che esporrà ceramiche e pitture evocanti i riti orgiastici di Bacco, dio del vino o anche  la collettiva fotograficaScatti Divini“, nel vecchio lavatoio comunale di Piazza Santo Stefano.

Rossella Lalli