E’ di due donne uccise e una terza gravemente ferita (ma ormai fuori pericolo) il bilancio della “mattanza della gelosia” che si è consumata ieri pomeriggio a Loreto. Claudio Alberto Sopranzi, 51enne guardiano di un campeggio di Numana, ha fatto irruzione nell’abitazione dell’ex fidanzata, Vincenza Mannino, intorno alle 16,30 e in raptus di follia ha aperto il fuoco contro le tre donne presenti.
Per Silvana e Rita, rispettivamente sorella (30 anni) e madre (54 anni) della giovane Vincenza – che di anni ne ha 28 – non c’è stato niente da fare. I proiettili esplosi da Sopranzi hanno raggiunto gli organi vitali delle due donne, così da rendere inefficace e inutile qualsiasi intervento sanitario. Diversa la sorte di Vincenza che, colpita a una gamba e al basso addome, è stata già sottoposta a un primo intervento chirurgico e se la caverà con una prognosi di 30 giorni circa.
Sopranzi e Vincenza avevano iniziato una relazione sentimentale tormentata – resa forse ancora più difficile dalla differenza di età – che aveva spinto la 28enne a lasciare il compagno. Una decisione non condivisa che ha armato la mano assassina dell’amante deluso. Dopo la folle esecuzione, l’uomo (separato con due figli e residente a Sirolo) si era allontanato dal luogo del delitto in bicicletta, ma dopo circa 3 ore aveva deciso di consegnarsi alla caserma dei carabinieri di Numana. Qui ha ammesso ogni responsabilità in riferimento al duplice omicidio e al tentato omicidio dell’ex compagna, rispondendo fino a mezzanotte alle domande del pm Valeria Sottosanti. Per lui le manette sono scattate immediatamente.
Maria Saporito