Onu: l’accesso all’acqua diventa un “diritto umano”

884 milioni di persone in giro per il mondo non hanno accesso all'acqua potabile

New York (Usa), 29 luglio. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione, dichiarando in data odierna che “l’accesso all’acqua pulita e ai servizi igienici è un fondamentale diritto umano ”. La Bolivia, paese che presentava la richiesta, e altri 33 paesi a supporto, tra cui Francia, Spagna, Brasile e Germania, avevano chiesto all’Onu di inserire l’accesso all’acqua potabile nella Dichiarazioni dei diritti umani. Dopo oltre 15 anni di dibattito, le votazioni hanno visto 122 Paesi votare a favore del testo, con 41 astenuti, tra cui grandi Paesi quali Canada, Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia.

Attraverso questo documento, l’Onu sancisce che “bere acqua sicura e pulita e l’igiene sono un diritto umano essenziale per godere a pieno del diritto alla vita”. La stessa risoluzione denota anche preoccupazione per i 884 milioni di persone che ad oggi non possibilità di accedere a risorse idriche potabili, i 2,6 miliardi di persone che non possono curare la propria igiene personale e i ai 2 milioni, soprattutto neonati e bambini, che ogni anno perdono la vita per malattie causate dall’acqua contaminata e dalle carenti misure igieniche.

L’Assemblea Generale delle Nazioni Uniti, in seno alla risoluzione, ha confermato anche l’impegno di ridurre della metà, entro il 2015, la porzione di popolazione mondiale che non ha possibilità di accedere a risorse potabili di H2O. La storica decisione chiama a cooperare tutti gli stati e le organizzazioni internazionali affinché siano messi a disposizioni dei paesi in via di sviluppo fondi e tecnologie per “aumentare gli sforzi per provvedere a acqua pulita e igiene per tutti”.

Un passo importantissimo che, a livello internazionale, sancisce “il desiderio di unire le forze affinché anche a tutti i poveri del mondo vengano riconosciuti i più essenziali diritti umani, senza altri ritardi o equivoci”. Queste parole di speranza provengono dalla ‘Food & Water Watch’, un’organizzazione no profit statunitense che da tempo si batte per assicurare acqua pulita a tutti, americani e non.

Una pietra miliare che, solo se supporta a dovere da tutti i Paesi, potrà apportare cambiamenti reali al mondo attuale. È la speranza di ognuno, la palla passa ai decisori.

Emanuele Ballacci