Edin Dzeko non farà parte del nuovo organico juventino; dopo la vittoria in Europa League giungono già notizie negative sul calciomercato della Vecchia Signora. Stavolta, però, nulla da rimproverare nè a Marotta nè allo stesso Andrea Agnelli il quale aveva alzato il budget della società pur di ottenere il bomber bosniaco. Il Wolfsburg non si è accontentato di ben 30 milioni di euro per chiudere la trattativa sostenendo che, a meno di un incremento cospicuo, si pensa a circa 40 milioni di euro, Dzeko non si muoverà da lì. L’ amministatore delegato, adiratosi per tale comportamento e dopo aver più volte tentato di concludere il tutto chiude i battenti per ovvie ragioni. La Juventus deve far ancora diversi acquisti per affinare il tasso tecnico dell’ organico e non può permettersi di sperperare cifre da capogiro per un giocatore che sicuramente vale ma che non può pretendere di esser acquistato a tale somma. In realtà tale pretenziosità della società tedesca è dettata da altre offerte più vantaggiose. Il Manchester City di Mancini può offrire una cifra più ingente mentre il Bayern Monaco avrebbe redatto un’ offerta comprendente 20 milioni di euro più il cartellino di Mario Gomez. Anche per contatti recenti, difatti, si ipotizza che il bomber possa dirigersi direttamente nel club di Ferguson senza troppe pretese.
Affare Krasic– Il giocatore serbo del CSKA Mosca, trattato come oggetto di scarto ed ultima ruota del carro, potrebbe rappresentare la nuova opzione di casa Juve benchè Marotta continui a giocare al ribasso: 13 milioni per lui. Il club russo, in note difficoltà economiche, difficilmente accetterà un’ offerta così bassa per ovvie ragioni. Krasic piace a molti club che offrirebbero ben più di 13 milioni, inoltre, secondo fonti certe, il procuratore del serbo sembra disgustato dal comportamento della dirigenza bianconera che effettua un tira e molla giornaliero da cui, probabilmente, non uscirà come vincitrice.
Santi Leotta
