Apparentemente più comode, ma solo apparentemente. Anzi, addirittura più pericolose di uno stiletto da 11 centimetri, perché si tende ad usarle per un periodo di tempo assai più prolungato. A dirlo è un rapporto del servizio sanitario inglese, costretto a sborsare 40milioni di sterline l’anno, poco meno di 48 milioni di euro, per curare oltre 200 mila pazienti che si presentano negli ospedali lamentando dolori e problemi causati dall’uso prolungato delle note ciabattine, nate originariamente per il mare e diventate in pochi anni uno degli accessori più glam dell’estate, con ben 15 milioni di consumatori che le indossano almeno una volta durante il periodo estivo e una donna su cinque che ammette di possederne minimo un paio.
Stando a quando dicono gli esperti del settore, data la loro particolare conformazione, le infradito modificano la camminata di chi le indossa, spostando la pressione della falcata sull’esterno del piede anziché sul tallone e questo alla lunga può provocare danni non solo alle dita, a causa del continuo sfregamento, ma anche ai muscoli della gamba, con un dolore diffuso che interessa stinchi e polpacci. Non bisogna poi sottovalutare il rischio inciampo, con conseguente distorsione alla caviglia o, in casi più gravi, di vere e proprio fratture, dovute alla mancanza di stabilità sui terreni accidentati.
«Le infradito sono universalmente diffuse perché sono facili da indossare – ha spiegato Emma Supple, consulente podologa per le più note aziende del comparto calzature – ma bisogna essere consapevoli del fatto che un uso prolungato sulle superfici dure può causare problemi di varia natura agli arti inferiori».
Dello stesso avviso anche l’Associazione dei Medici Podologi Americani (APMA) che ha stilato un decalogo sui comportamenti da adottare e su quelli da evitare quando si indossano le infradito. Prima di tutto occorre scegliere il modello giusto, meglio se in pelle per scongiurare il rischio vesciche e di marche certificate; poi è consigliabile cambiarle al termine di ogni stagione, soprattutto se si notano segni di usura e, infine, non vanno assolutamente messe se si ha intenzione di svolgere lavori pesanti, fare lunghe camminate o praticare attività sportiva. «Solo perché sono delle calzature divertenti, ciò non significa che siano anche salutari – avverte la dottoressa Kathleen Stone, presidente dell’APMA – e la moderazione è la regola generale che vale sempre e, a maggior ragione, in questo caso, visto che è bene ricordare che la maggior parte delle infradito in commercio non andrebbe indossata a lungo durante il giorno».
Katiuscia Provenzani