L’Istat: a luglio l’inflazione cresce dell’1,7%

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), relativo al mese di luglio 2010, presenta una variazione di più 0,4 per cento rispetto al mese di giugno e di più 1,7 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In base alla stima provvisoria, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra nel mese di luglio una variazione di meno 0,9 per cento rispetto al mese precedente e una variazione di più 1,8 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Ad affermarlo è l’Istat nella stima preliminare.

<<Sempre sulla base dell’analisi preliminare – si legge su Repubblica.it – gli aumenti congiunturali più significativi dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo (ipca) si sono verificati nei capitoli Trasporti (più 1,2%), casa, acqua, energia elettrica e combustibili (più 0,8 per cento) e Servizi ricettivi e di ristorazione (più 0,5 per cento). Gli incrementi tendenziali più elevati invece si sono registrati nei capitoli Trasporti (più 4,6 per cento), beni e servizi (più 3,4 per cento) e Istruzione (più 2,5 per cento). A crescere di più, guardando al totale, – proseguono dalla testata romana – sono soprattutto i prezzi relativi al comparto dell’energia, che a confronto con giugno 2009 hanno fatto segnare un rialzo del 10,5% (+8,4% sul mercato interno e +33% su quello estero). In particolare, aumentano i prezzi relativi alla fabbricazione di Coke e prodotti petroliferi raffinati, più 19,5% su base annua a livello complessivo (+16,9% sul mercato interno, +33% su quello estero)>>.

Alcune caratteristiche dell’IPCA, conclude la nota dell’Istat, ed in particolare il fatto che tale indice tiene conto, diversamente dall’indice nazionale NIC, anche delle riduzioni temporanee di prezzo (saldi e promozioni), possono determinare in alcuni mesi dell’anno andamenti congiunturali significativamente diversi da quelli dell’indice nazionale.

Mauro Sedda