Il re Mohamed VI del Marocco non cede sul Sahara Occidentale

Ieri, venerdì il re Mohamed VI del Marocco ha assicurato che il suo paese non è  disposto  a cedere “neanche l’unghia del mignolo”   del Sahara Occidentale ed ha esortato l’Algeria a “non silurare” l’ iniziativa di autonomia che propone Rabat per quel  territorio.

In un discorso alla nazione, pronunciato per il XI anniversario della sua incoronazione e andato in onda alla televione, il monarca Alawi  ha annunciato i suoi piani per  procedere ad una “profonda ri-strutturazione” del Consiglio  Reale Consultivo per i  Casi  del Sahara (CORCAS) ed i  cui  membri  sono personalità  notevoli  sahrawi designati dal  re stesso.

Mohamed VI ha indicato che si incrementano “gli sforzi per la rivolta del blocco  imposto ai  nostri  cittadini nei campi di  Tinduf in Algeria, per  permettere loro di esercitare il loro diritto  legittimo di ritornare alla madre patria  e per rincongiungersi alle loro famiglie”.

I circa  20 minuti del discorso pronunciato dal re e registrato a  Tetuán, ha avuto uno speciale  contenuto  economico, anche se  com’è abitudine, si  è anche fermato per ribadire il suo proposito nel difendere il progetto di  autonomia che  Rabat sostiene come soluzione  al conflitto con il Fronte Polisario per l’ex colonia spagnola. In questo senso, Mohamed VI ha puntualizzato la sua intenzione di iniziare per il Sahara il processo di  “regionalizzazione  avanzata” del Marocco iniziato l’anno scorso, che supporrà un ampio decentramento del paese e che si  interpreta come la messa in pratica  dell’iniziativa d’autonomia.

Nello stesso discorso, Mohamed VI è tornato a richiamare l’integrazione dei paesi del Magreb, che considera “una necessità strategica e di  sicurezza urgente” e che “s’ impone come un imperativo economico inevitabile nell’era nella quale stiamo vivendo”. Aggiungendo che  “Cerchiamo di continuare gli sforzi di consultazioni e di coordinazioni necessarie per approfondire le nostre relazioni  bilaterali con gli stati dei nostri fratelli del magreb (…) nella speranza che l’Algeria la smetta di inimicarsi  la logica della storia, della geografia, della legittimità e  della legalità sul  Sahara marocchino”. (Maria Luisa L. Fortuna)