Non aspetta, silente, l’evolversi delle cose: Silvio Berlusconi torna ad attaccare, a quasi due giorni dall’espulsione del presidente della Camera dal Pdl, con una nota giunta in giornata. Un atto d’accusa contro chi vede un governo in forte affanno. “Quattro provvedimenti contro tante chiacchiere”, spiega la nota scritta. “Nel corso di quest’ultima settimana il governo ha ulteriormente rafforzato il proprio profilo riformatore”.
“E’ stata approvata la manovra economica che ha messo al riparo l’Italia dalle conseguenze più gravi della crisi economica e ha posto le condizioni dello sviluppo – continua -. E con la manovra sono state approvate, tra l’altro, le norme che consentono a chi vuole intraprendere di farlo senza dover ottenere le molteplici autorizzazioni preventive ora necessarie che vengono sostituite da una sola autorizzazione successiva”.
Senza dimenticare, prosegue la nota, che “il Senato ha approvato anche con il concorso di una parte dell’opposizione, una riforma fondamentale della nostra università sulla base del merito e dell’ingresso di giovani docenti e ricercatori”. La terza, spiega il premier, “il governo ha approvato poi un disegno di legge innovativo e liberale in materia cinematografica che permetterà di ridurre l’intervento esclusivo dello stato, di incentivare l’apporto dei privati e di favorire perciò un maggiore grado di autonomia e di libertà della cultura”.
Quanto all’ultima, infine, “il governo – conclude Berlusconi– ha infine approvato il nuovo codice della strada, entrato in vigore già ieri, che consentirà di diminuire il numero degli incidenti e della mortalità sulle nostre strade”. Intanto le ore si fanno convusle, fra voci di “campagne acquisti” e offerte all’Udc, che sembrano esser state declinate.
v.m.