Dopo la mancata firma di giovedì al piano di rientro nella sanità presentato dalla Puglia, il ministro Giulio Tremonti spiega le ragioni della propria decisione: «Ho visto come si sviluppava fin dal principio la Grecia, e non voglio che la Puglia diventi la nostra Grecia. È su una via pericolosa di amministrazione non responsabile». Ed ecco il presidente della Regione Vendola, già irritato per la «beffa» dell’intesa fatta saltare all’ultimo momento, scagliarsi con toni accesi e polemici contro il ministro dell’Economia, in quella che appare una esercitazione dialettica tra i possibili prossimi candidati premier del centrodestra e del centrosinistra.
«Non vogliamo che con quella legislazione la Puglia finisca come la Grecia, perché poi – sono state le parole di Tremonti – la pagano i pugliesi. Prima vengono i numeri e poi la politica. Abbiamo dato al presidente della Regione Puglia un messaggio di serietà molto chiaro: se vuole fare una politica che farà della Puglia la nuova Grecia, questo Governo non glielo consentirà». A rispondere alla dura replica del governatore pugliese non si sottrae neppure il ministro Fitto, storico rivale di Vendola in Puglia. «Noi chiediamo solo di poter fare sul serio partendo dai numeri. Se Vendola si sottrae alla logica dei numeri preferendo una logica… greca, il sabotatore è lui. Di se stesso e della sua Regione. A Bari il termometro segna 32 gradi ed è evidentemente l’unico numero – dichiarano con ironia Fitto e Tremonti – che Vendola percepisce. Se la scelta politica viene prima dei numeri, come purtroppo sembra avvenire in Puglia, si finisce come la Grecia». E ancora: «Vendola sembra dimenticare che nell’ultimo anno su molte questioni il Governo ha dimostrato grande disponibilità nei confronti della sua Regione» e sul piano di rientro «abbiamo concesso una prima proroga con la Finanziaria 2010 e abbiamo comunicato che se la Regione sarà in grado di garantire l’equilibrio finanziario della gestione ed il rispetto delle altre condizioni previste dalla legge, siamo disposti a riaprire i termini per la firma».
Contro il leader di Sinistra Ecologia e Libertà, accuse arrivano anche da altri esponenti del Pdl. Per il ministro Sandro Bondi,«Vendola è come Prodi: spira bonomia da tutti gli artigli. Consiglierei al governatore della Puglia di andare a scuola di politica e di economia, oltre che di buone maniere, dal ministro Tremonti e a scuola di buona amministrazione proprio da Fitto». Non poteva non prendere parte alla polemica politica il capogruppo Pdl alla Regione e sfidante di Vendola alle ultime elezioni regionali Rocco Palese, il quale, accusato di essere il «suggeritore maligno» del ministro, preannuncia querela nei confronti del presidente della Regione. «Apprendo da Vendola di essere in grado di condizionare ed alterare decisioni nazionali, peraltro forse con la sola forza del pensiero essendo stato (a differenza di Vendola) per due giorni di fila e fino a tarda sera in consiglio regionale». Aggiunge Palese: «Lo ringrazio per la consueta dose di improperi, che consegnerò ai miei legali».
Raffaele Emiliano