Per curiosità, per passione o su consiglio di genitori o nonni. Per questi motivi o altri, a Kostrzyn, confine fra Germania e Polonia sono attesi migliaia di persone. Al via Przystanek Woodstock. Una riedizione di Woodstock, il concerto che nel 1969 segnò una generazione, 41 anni dopo si ripete con altrettanta attesa ed entusiasmo.
Nella cittadina polacca, bagnata dal fiume Oder, gli addetti stanno montando palchi e mettendo transenne per ospitare rock bands da tutto il mondo. Questi tre giorni di musica, prevedono tra gli artisti presenti Papa Roach, Girl in coma e Panic Cell.
Creato nel 1969, Woodstock inizialmente è stato ideato come manifestazione della cultura hippy, con lo slogan “3 days of peace and music”. Una volta intuita la caratura dell’evento, gli organizzatori decisero di renderlo una parata di musica rock.
Ogni via di comunicazione per arrivare a Betel, la location, del festival, era intasata. Gli affitti per i terreni, atti ad ospitare gente da tutto il mondo, ammontarono a 100.000 dollari. Da venerdì 15 agosto a lunedì 19, artisti del calibro di Richie Havens, Joan Baez e Joe Coker scrissero Woodstock nella storia. Molti anche i rifiuti di lusso. All’invito risposero “no” i Led Zeppelin, Frack Zappa e i Doors, per problemi di Jim Morrison. Curiosa anche la mancata partecipazione dei Bealtes. John Lennon chiedeva la partecipazione del gruppo della compagna Yoko Ono, ma i responsabili negarono.
Nel 1970 e nel 2009 sono usciti due film-documentari: Woodstock – Tre giorni di pace, amore e musica e Motel Woodstock.
L’edizione di quest’anno è la sedicesima. Acceso libero, il Przystanek Woodstock ha al suo interno anche un think-tank. Ossia un luogo in cui discutere su temi come musica, arte e recitazione. Sul sito si posso leggere anche le regole: dal divieto di commercio di alcool e droge all’uso di luci aggressive.
Si parte per Przystanek. Inizio di una leggenda?
Matteo Melani