E stata dichiarata guerra ai chili di troppo. I giornali titolano che vi sia una task force contro i chili in esubero. Complice la bella stagione e la prova costume, gli amanti del buon cibo sono a grosso rischio. Sono state stimate infatti ben sedici milioni di persone che sono in sovrappeso e più di cinque milioni che sono definite obese. La guerra mira a far diminuire questi numeri nell’interesse di tutti. Obesi in primis.
I chili di troppo minacciano infatti la salute. Oltre a ciò, pare che pesino anche sul sistema sanitario. Hanno stimato che ogni anno vadano in fumo circa otto miliardi di euro per cure e prestazioni apportati a persone che si sono sentite male. A scatenare i vari malesseri è molto spesso una causa comune, ovvero i chili in esubero.
Quanto affermato sopra è stato riportato dall’Associazione parlamentare per la tutela e la promozione del diritto alla prevenzione e dall’Università di Roma Tor Vergata nell’ambito di ‘Globesità, strategie ed interventi’. Scopo della riunione e dell’operato dell’associazione e dell’Università è quello di individuare risposte alla diffusione non controllata dell’obesità, con un occhio di riguardo per l’obesità considerata grave, e una ulteriore attenzione particolare ai costi che questa ‘malattia’ comporta.
Sulla stessa onda si sono posti, negli ultimi mesi, anche l’Onu, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Consiglio d’Europa.
L’interesse è quello di far capire alle persone che i chili di troppo possono arrivare ad una obesità che causa malattie come il diabete di tipo 2, o problemi importanti che riguardano il cuore, le vene e le arterie. Una obesità grave non è di certo una buona cosa. Amanti del cibo e buon gustai va bene ma eccedere e portare il tutto all’eccesso non è assolutamente consigliabile.
Da tutte queste considerazioni è nato quindi l’Obesity export group. Esso ha lo scopo di individuare proposte e progetti da sottoporre alle istituzioni. In primis si pensa a creare una buona campagna di prevenzione. Bisogna sensibilizzare e informare tutte le persone su quella che ad oggi si presenta come una malattia a diffusione epidemica. Una buona prevenzione in grado di essere efficace e quindi in grado di abbassare i dati citati sopra sembra, per ora, essere la cura migliore.
Ciò che ognuno di noi può fare, nel suo piccolo, è l’azione di non avere paura della bilancia e misurare costantemente il proprio peso. Uno stile di vita sano e una alimentazione corretta rendono poi le cose più semplici. Il consiglio è quello di svolgere attività fisica e di variare la propria dieta includendo anche molta frutta e verdura. Non è detto che si debba bandire tutto ciò che più piace. Anzi. Piccoli peccati di gola sono concessi. L’importante è non eccedere e sapersi limitare o meglio accontentare.
Alessandra Solmi